lunedì 4 gennaio 2016

“Velociter currit ad finem” : il diavolo se la ride... pranzo di capodanno nella Cattedrale di Palermo

Cosa c'è di più perverso che approfittarsi dei cristianissimi sentimenti di amore verso il prossimo, soprattutto verso i più bisognosi, inducendo se stessi e gli altri a non avere rispetto verso i diritti di Dio riassunti in modo tangibile dall'inviolabile sacralità  del Tempio Santo di Dio?
Vale la pena commentare la mondanissima trovata di organizzare il pranzo di capodanno per i bisognosi della capitale siciliana all'interno della Cattedrale di Palermo?
Conoscendo le dinamiche economiche ed organizzative dei catering posso affermare con assoluta certezza che gli organizzatori del pranzo per i bisognosi di Palermo avrebbero certamente speso molto di meno se fossero andati in una struttura già predisposta per la ricreazione.
Se però Arcivescovo & organizzatori  non avessero predisposto il pranzo all'interno del Duomo la notizia non avrebbe "forato" la maglia d'acciaio dell'informazione, che esigeva in modo categorico che il pranzo per i bisognosi palermitani fosse avvenuto fra le sacre mura, consacrate, della Cattedrale con tanto di Arcivescovo (foto) che serviva a tavola!
Il dio dell'informazione guidata ha le sue leggi ed un suo altare su cui sacrificare tutto : anche il vero Culto Cattolico e il dovuto rispetto per la Casa del Signore!
Sono sicurissimo che la maggior parte dei cristiani, non ancora imbambolati dall'imperante  dittatura ideologica gattopardesca e iper-populista,  condivide  il mio pensiero che si rifà direttamente al Santo Vangelo di Gesù  che ha detto "la mia casa sarà chiamata casa di preghiera...".
Ma il nuovo bell'Arcivescovo,  protagonista in questi giorni anche di uno special taggato "scuola di Bologna" su RAI3, si è purtroppo mostrato  docile ai princìpi ideologici piuttosto che alla sana continuità di una Chiesa che ha sempre aiutato, perchè è suo precipuo dovere farlo, i poveri e i bisognosi secondo lo spirito evangelico del silenzio e del nascondimento.
Non vogliamo però infierire su quel povero, veramente un poveraccio, giovane Vescovo  che ora siede sul trono primaziale siciliano.
Ci bastano le parole di Suo Confratello che gli vuole veramente bene  : "...prima della sua consacrazione episcopale le lacrime di Mons Lorefice, inviato con eccessiva faciloneria a Palermo, sono state significative  ...
Il fratello vescovo di Noto lo ha detto chiaro nel saluto davanti ad una Cattedrale di Palermo stracolma : "una croce troppo pesante caro Corrado ti è stata messa addosso." 
Incoscienze di un Papa....
Dobbiamo pur dire che vescovi- antimafia ce ne sono tanti in Sicilia con appurata e limpida esperienza... ma quelli che dimostrano di avere una solida scuola teologica Wojtiliana e Ratzingeriana, sensibili alla liturgia e durissimi con i mafiosi... con grande faciloneria si voleva un "uomo nuovo" che ovviamente dovrà dimostrare riconoscenza ai suoi sponsor che sono intervenuti presso il Papa ..."
Un'ultima considerazione.
Chi  parte in quarta si ritrova  con l'auto in mezzo la strada costretto a chiedere aiuto.
Fa  bene stare a terra perchè nel momento della prova l'uomo si ricorderà del versetto salmodico "Il mio aiuto viene dal Signore: egli ha fatto cielo e terra".
L'aiuto, carissimo Arcivescovo-Metropolita-Primate, non verrà elargito dai potentati e neppure le TV che l' hanno ripreso mentre serviva al pranzo di Capodanno in Cattedrale.
Il mio aiuto, ci insegna la Sacra Scrittura, parola di Dio, viene dal Signore: egli ha fatto cielo e terra.
Siamo sicuri che prima o poi il nuovo bel Vescovo e gli altri Consacrati  così sensibili alle seduzioni delle telecamere e dei giornali apparentemente compiacenti sapranno scoprire il senso dell'umiltà che attualmente dimostrano di non avere e parallelamente anche la devozione verso i Santi e le Sante che hanno speso tutta la loro vita al servizio dei fratelli : nel nascondimento e nella preghiera come il Vangelo insegna .
Aspettiamo con fiducia la conversione di questi uomini di Chiesa! 
AGGIUNTA 
Una giovane Palermitana, che ha conosciuto bene Madonna de Povertate, disapprovando, senza se e senza ma, il pranzo di Capodanno nella Cattedrale di Palermo ha, fra l'altro scritto una delicatissima considerazione che mi ha fatto molto riflettere : " ...200 persone che comunque sono state filmate e fotografate...ergo tutti sanno che versano in stato di miseria. 
Ciò significa alcun tatto e rispetto per la dignità di queste persone...che li son venute"
Ogni commento è vano.