martedì 10 gennaio 2012

" INTEGRALISTI E FANATICI" GIA' VEDO I TITOLI DEL CORRIERONE E DI REPUBBLICA ... MA IL CLERO E I POLITICI "CATTOLICI" COSA FANNO ?

Dal 23 dicembre scorso Messainlatino ed altri Siti Cattolici stanno informando i propri lettori e l’opinione pubblica che prossimamente nella Città di Milano ci sarà la rappresentazione di uno spettacolo teatrale che, nella tournèe in Francia, è stato oggetto di un’audace contestazione da parte di numerosi giovani cattolici a causa dei contenuti altamente blasfemi, vere e proprie bestemmie, scagliate contro  Nostro Signore Gesù Cristo e il Suo Volto Santissimo.
Diversi dei giovani contestatori francesi sono stati educati in seno alla Fraternità Sacerdotale San Pio X : per questo alcuni mass media hanno “liquidato” la contestazione come il  frutto dell' integrismo e del  fanatismo. Niente di più falso !
In realtà i francesi autenticamente cattolici sono assai più coraggiosi di noi perché conservano nella memoria una delle più terribili persecuzioni inflitte alla Chiesa durante la “rivoluzione- detta- francese” . Per questo non hanno esitato di dare prova di fedeltà a Cristo cercando di interrompere lo spettacolo pur sapendo che sarebbero stati flagellati dalla stampa “conformista”. Hanno voluto seguire coraggiosamente le orme dei Martiri che preferirono la persecuzione piuttosto che cedere alla violenza di coloro che cercavano di distruggere la Fede nel suolo francese : «Nulla anteporre all'amore di Cristo» !
Il mio vero timore, tuttavia, non sta nelle persecuzioni esterne alla Chiesa, come saggiamente ci ha recentemente ricordato il Santo Padre Benedetto XVI, ma nel tradimento dei Chierici, cosa non nuova nel corso della storia della Chiesa, i quali, avendo da diversi decenni la mente protesa verso il prurito di novità e verso il dialogo con tutti, non si limiteranno a dimenticare questo ulteriore atto sacrilego contro Nostro Signore ma addirittura di cercarne una giustificazione
Queste mie considerazioni sono, in realtà, l’elaborazione di alcuni interventi che i lettori di MiL hanno scritto negli ultimi post sull'inquietante argomento.
Ho fatto precedere un doveroso ricordo dei Santi  Martiri vittime della persecuzione iconoclasta in Oriente.
Andrea Carradori

Dall’intimo del cuore dell’uomo sgorga una delle più belle invocazioni, che spesso diventa un grido d’angoscia :
“ Di te ha detto il mio cuore: "Cercate il suo volto"; il tuo volto, Signore, io cerco. Non nascondermi il tuo volto”.
Ci sono molte altre invocazioni al Volto di Dio che il Salmista propone alla nostra meditazione.
Il Volto di Dio si è rivelato nel nostro Divin Redentore Gesù Cristo : “quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna”.
I pastori e i Magi contemplarono per primi il Volto Santo di Dio, fatto uomo.
Cristo Signore, pur essendo di natura divina, espose il Suo Sacratissimo Volto per farsi “Uomo dei dolori che ben conosce il patire” affinchè dalle Sue sante piaghe noi potessimo guarire e ricevere grazie su grazie.
La Santa Chiesa ha dato sempre onore al Volto Santo di Cristo Signore venerando, in primis, i sacri lini della Sindone e della Veronica.
La pia tradizione attribuì a diverse Icone del Divin Redentore e della Sua Santissima Madre il titolo di acheiropita, non dipinte da mani d’uomo.
Anche a seguito della diffusione dell’Islam si propagò in Oriente l’eresia iconoclasta in risposta alla quale Papa Gregorio III originario della Siria, il 1°novembre 731 convocò un sinodo a Roma con 93 vescovi deliberando la scomunica per tutti gli avversari delle immagini sacre : «In futuro, chiunque strapperà, distruggerà, disonorerà, insulterà le immagini del Signore, quelle della sua santa Madre, o degli apostoli,... non potrà ricevere il Corpo e il Sangue del Signore e sarà escluso dalla Chiesa».
Nella prima fase dell’eresia iconoclasta dell’Imperatore Leone III furono perseguitati il Patriarca di Costantinopoli, poi deposto, San Germano , Autore del De haeresibus et synodis, scritto tra il 730 e il 733, dal quale apprendiamo che ci furono molte distruzioni di icone e di affreschi, le reliquie dei santi vennero profanate e moltissimi iconoduli furono mutilati; e i Santi Giorgio di Cipro e Giovanni Damasceno.
Tra quelli che conseguirono la corona del martirio a causa dell’eresia iconoclasta ricordiamo santo Stefano il Giovane, eremita sul Monte sant'Auxenzio, in Bitinia, san Mamas, martirizzato nel circo alla presenza dell'imperatore, san Pietro il Calybita, gettato in mare; san Giovanni, igumeno del monastero di Monagria, gettato in un sacco e sprofondato in mare perché si era rifiutato di calpestare l'icona della Madre di Dio e, infine, san Paolo di Creta, arrestato nel suo monastero dal generale Teofane Lardatyris. Questi mostrandogli un’icona del Signore crocifisso e i terribili strumenti di tortura, gli propose di scegliere tra calpestare l'immagine sacra o essere consegnato ai supplizi; per risposta, il Santo si inginocchiò e baciò l'icona con devozione. I soldati lo presero e lo sospesero a testa in giù su un rogo.
Il 25 agosto del 765 diciannove alti funzionari iconofili furono arrestati e condotti nell'Ippodromo dove trovarono la morte. Molti monaci cercarono rifugio in luoghi solitari per continuare la loro vita ascetica, come il monte Athos, in quel tempo disabitato: così vi si stabilirono numerosi asceti, come san Pietro l'Athonita e sant'Eutimio il Giovane, spesso rappresentati negli affreschi dei monasteri della Santa Montagna.
Le nefaste conseguenze dell’eresia iconoclasta ebbero fine, grazie alle deliberazioni del Concilio di Nicea II, l’11 marzo 843, giornata festiva per i nostri fratelli Ortodossi.
Ai Santi Martiri Orientali si aggiunge la numerosissima schiera di coloro che hanno difeso con il loro sangue la santa Dottrina della Chiesa e la venerazione delle Immagini Sacre : uccisi “in odium” a Cristo e alla Sua unica Chiesa nella riforma protestante e anglicana, nella rivoluzione detta francese, nelle persecuzioni nazista e comunista , nelle terre di missione e in ogni parte del mondo nei tristissimi giorni che ci è dato di vivere.
La tristezza, che diviene angoscia, ci è soprattutto inflitta poichè dobbiamo constatare che stragrande maggioranza dei cattolici, clero, religiosi e fedeli, è pronta a fare come Pilato : che Gesù sia consegnato ai carnefici.
Difatti, nel più puro stile "liberal-liberista" acconsentiamo che che la   Parola di carità, di amore e di perdono del nostro Divin Redentore sia lasciata al linciaggio mediatico… 
Noi, per amore dei nostri onnipotenti interessi, non ce la sentiamo di sbilanciarci a favore a Gesù " ...se poi dovesse poi capitarci la stessa sorte… la nostra posizione, la nostra tranquillità ne verrebbero a soffrire  … La Croce ? No ! Il post-concilio parla della Risurrezione , la Chiesa si è aggiornata ..."
Per la maggior parte del Clero non è più tempo dei Martiri, ma di moderati politicesi: "Vivi e lascia vivere": rispettiamo le idee di tutti ... “ il Concilio ha inaugurato un nuovo modo di fare chiesa…  tanto il volto di Dio lo trovi dei sofferenti e dei poveri …” se poi, nelle Nazioni post-cristiane Cristo è offeso si recita sempre la comoda litania : “ tanto, si sa: Gesù è infinitamente buono e perdona tutto e tutti...che pecchino pure tranquillamente; non giudicare se non vuoi essere giudicato!” ... così via con simili squallide mistificazioni del Vangelo, che hanno ottenebrato le menti di coloro (clero e laici) che hanno dimenticato, assieme alla Fede, anche il Sacrificio dei Martiri di tutti i tempi. Testimoni scomodi per il quieto vivere !
Eppure la Santa Chiesa è fiorita sul Loro prezioso Sangue versato per amore a Cristo, e i cosiddetti cattolici di oggi in buona parte lo hanno obliato il valore del martyrion= testimonianza a Cristo anche contro i voleri, le mode e i poteri del mondo.
In questo desolante panorama attaccare i Cattolici è talmente facile, che quasi, quasi non c'è più gusto.
Chi, tuttavia, non si scandalizza davanti alla profanazione del Santo Volto di Dio non è più cattolico e forse non lo è mai stato.
La Chiesa e le Gerarchie debbono intervenire con atti di pubblica riparazione, con la pubblica preghiera, alla sacrilega rappresentazione nella quale si offende arrogantemente N.S.G.C. ridicolizzando i veri cristiani, una chiara dimostrazione  di essere ispirato dal demonio che da sempre combatte Dio.
Il silenzio assordante della Chiesa ufficiale da una parte e la verbosità rivelatrice di alcuni ecclesiastici che si dicono favorevoli, nel nome della modernità e del libero pensiero alla pubblica bestemmia dello spettacolo, fanno capire che la paura di Paolo VI circa la presenza di Satana nella Chiesa del post-concilio è ora una certezza: Satana opera stabilmente e con efficacia (visti i frutti), all'interno di essa, in particolare nella gerarchia ecclesiastica e via via a scendere sino all'ultimo animatore-distributore di particole parrocchiale. Ma più alto è il grado gerarchico, maggiore è la preparazione teologica e di conseguenza più grande la responsabilità dell'errore; infatti, le grandi eresie e i grandi scismi non sono mai nati dal popolo!
In realtà quei nemici (fraudolenti amici, lupi in veste di agnelli come disse San Pio X) sono qui presenti nelle alte Gerarchie : sempre sprezzanti e arroganti si ritengono sempre nel giusto e sono pronti a definire, sul Corriere della Sera, sempre a senso unico e sulle ospitali TV, "talebani" e fanatici” coloro che compiangono Nostro Signore ricoperto di insulti e di oltraggi !
Talebani e fanatici” sarebbero coloro che invocano la Giustizia e la Misericordia di Dio sulla sua Chiesa stravolta, bastonata, flagellata da mille violenze, imbavagliata, schernita, imprigionata, soffocata e ricoperta di lordure : questo inaudito e micidiale evento blasfemo segna l'inizio ufficiale (acerrima anteprima di prossime persecuzioni) della Crocifissione dell'intera Chiesa, Sposa di Cristo e Suo Corpo Mistico. Reagiamo : che le nostre liturgie siano liberate dal non sacro, i preti ritornino a parlare di Dio , basta con i Sacerdoti che fanno psicoterapeuti, che i nostri preti ritornino a vestirsi con onore! Facciamoci conoscere con i nostri simboli senza nasconderci : aiutiamo i preti a riprendere le novene , la liturgia delle ore ed a celebrare il Santo Sacrificio della Messa degnamente buttando finalmente fuori dal tempio tutto ciò che è profano : dalle canzonette alle chitarracce . Riprendiamo la preghiera autentica ed il canto gregoriano perchè grazie al loro abbandono è stato permesso a Satana di entrare nella Chiesa con le conseguenze che stiamo soffrendo quotidianamente !
Tutti noi, cattolici della “piètaille”, a cui appartengono tutti i Martiri e gli eroi della Cattolicità perseguitata in ogni parte del mondo,  siamo incoraggiati a riparare, con la nostra preghiera, con il nostro sacrificio e con la nostra penitenza, l'offesa di uno spettacolo che è solo l’inizio di una bestemmia nei confronti del Divin Redentore e della Sua Chiesa.
Ci incoraggiano i Santi i quali ci hanno insegnato che talvolta bisogna abbaiare e non belare e la coraggiosa frase dell’umile Santa Caterina da Siena che ammonìsce : “E’ a forza di silenzio che il mondo si è imputridito”.
Che il Signore ci aiuti ad amare fino all’ultimo nostro respiro la Santa Chiesa !