domenica 9 febbraio 2014

“Benedetto XVI dovrebbe rassegnarsi : i tempi sono maturi per un papa ‘nuovo’, magari latinoamericano …” ( da un articolo del settembre 2005 )


AGGIUNTA : 
Noi sappiamo scusarci , cristianamente ed umanamente, per un'errata citazione.
Noi sappiamo scusarci, come la buona educazione, che i nostri padri ci hanno insegnato, per l'errore di un'errata titolazione.
Noi sappiamo e vogliamo scusarci, come abbiamo fatto dettagliatamente sotto, perchè nella nostra contemplazione dell'Ideale, i nostri occhi possono essere imperfetti nella lettura perchè le " lacrimae rerum" possono appannarci , momentaneamente, la vista.

11 febbraio . Si avvicina il primo anniversario della più tremenda ferita inflitta alla Chiesa negli ultimi tempi :   l’abdicazione di Papa Benedetto XVI .
Piaga terribile e profonda ( che forse non sarà mai rimarginata ) ma non mortale perché la Provvidenza veglia sulla Chiesa sui cui le forze dell’inferno non potranno prevalere !
Abdicazione legittima e valida quella di Benedetto XVI così come legittima e valida è l’elezione di Papa Francesco che gli è succeduto nella sede Petrina come Pastore Universale della Santa Chiesa.
Mi trova perfettamente d’accordo quel che uno scrittore pervaso da profonda fede come Antonio Socci ha scritto : “ Col più grande gesto di umiltà Benedetto, alla fine, ha ritenuto di aiutare la Chiesa azzerando tutto, a cominciare da se stesso. 
E si concepisce ora nel ruolo di Mosè che prega sulla montagna mentre Giosuè combatte.
Tuttavia anche per Giosuè-Francesco sono cominciati in questi giorni gli attacchi e le prove più dure: da quelli esterni (vedi l’incredibile denuncia dell’Onu) a quelli interni che puntano a usare il prossimo Sinodo per ribaltare la Chiesa.
Se, per la prima volta nella storia, oggi la Chiesa si trova con due papi è davvero il segno che è un tempo di prova senza eguali.
Un dettaglio. Ratzinger non solo ha voluto restare “nel recinto di Pietro”, ha voluto conservare il titolo di “papa emerito” e l’abito bianco …” ( QUI tutto il pregevole Articolo ).


Non mi trova invece del tutto  d’accordo l’ultima parte della piagnucolosa frase pronunciata dal Cardinale Tarcisio Bertone in una recente intervista al Corriere della Sera : “Ior, Vatileaks, anniversario delle dimissioni di Benedetto XVI. 
L'ex segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone, ha soprattutto il rammarico di «non esser riuscito a frenare queste critiche così spietate e a mio parere infondate contro il Papa Benedetto XVI e contro i suoi primi collaboratori».
L’ultimo inciso della frase : “e contro i suoi primi collaboratori “ il Cardinale Camerlengo ex Segretario di Stato Vaticano se la sarebbe potuta risparmiare : un conto sono state le indondatissime e strumentali critiche scagliate contro il Papa; altre quelle  ( purtroppo fondatissime ) meritate ampiamente da alcuni Suoi primi collaboratori … 



Antonio Socci ,a proposito dell' ATTACCO OCCULTO subito fin dall'inizio del Pontificato da papa Benedetto XVI cita poi  un articolo del 2005 ( sic !!! ) dell’ottimo Sandro Magister  : “ Lo dimostra un fatto dimenticato che segnò l’inizio della guerra interna contro papa Ratzinger. Benedetto XVI era appena stato eletto, nel 2005, e dall’anonimo mondo cardinalizio (più o meno di Curia), attraverso il vaticanista Lucio Brunelli, fu fatto pubblicare un presunto diario delle votazioni del Conclave da cui emergevano dettagli delegittimanti del nuovo pontificato.
Un vaticanista autorevole come Sandro Magister scrisse: la lettura di quel testo “suggerisce che l’‘intenzione’ di pubblicarlo sia stata molto più militante” che storico-giornalistica. 
E lo si sia fatto “per mostrare che la vittoria di Ratzinger non è stata per niente ‘plebiscitaria’, che è stata in forse fino all’ultimo, che è stata indebitamente favorita dal suo essere decano dei cardinali, che i tempi sono maturi per un papa ‘nuovo’, magari latinoamericano e che a questi suoi limiti Benedetto XVI dovrebbe rassegnarsi”.
Così scriveva Magister il 7 ottobre 2005.  

Nel  titolare il post  avevo attribuito erroneanente la frase ( sotto riportata) al vaticanista Dott. Lucio Brunelli il quale , come mi ha gentilmente fatto notare, non ha mai pronunciato ne' scritto la frase dell'articolo linkato  :  " i tempi sono maturi per un papa ‘nuovo’, magari latinoamericano e che a questi suoi limiti Benedetto XVI dovrebbe rassegnarsi ". 
Ringrazio il Giornalista Brunelli che assai signorilmente me l'ha fatto notare e mi scuso per il refuso N.d.R.
 
Forse si sottovalutò la gravità di quel segnale anonimo, basato peraltro su dati delle votazioni che non risultano ad altri.
Ripensandoci oggi fa impressione che per un tale gesto pubblico di sfida, una fazione di cardinali sia stata pronta a sfidare pure Dio con un pubblico spergiuro (perché ogni cardinale aveva giurato solennemente sul Vangelo di mantenere il segreto su Conclave e votazioni). ( Sottolineatura nostra N.d.R.)
Negli anni successivi il tema della spaccatura e il fantasma dello scisma più volte è stato ventilato oscuramente e certo Ratzinger ha sempre voluto evitarlo in ogni modo (anche a costo di dimettersi)”.

Anche nel sonnacchioso ed insignificante territorio provinciale ricordiamo che effettivamente fin dall’estate del 2005, si abbatterono delle  continue “docce fredde”   sul nostro entusiasmo espresso per l’elezione di Papa Benedetto XVI: 

- dai cosiddetti “poteri forti ( che ne preannunciarono - estate 2005 - l'ingloriosa fine del Papa " per diffamazione a mezzo stampa" - non stiamo qui a riportare quanto essi ci dissero in diverse occasioni fin da quell'estate ... ma si sa quella famosa nota previa del 1983 al CJC non poteva essere perdonata ... )

- da alcuni settori , organizzatissimi, dei “cattolici adulti ( legati a doppio cordone con i poteri forti ) che boicottarono abilmente  le nostre già affermate organizzazioni musicali ( spesso a sostegno della buona Liturgia ) prima e soprattutto dopo la pubblicazione del temutissimo Motu proprio Summorum Pontificum ( in provincia le persecuzioni , astutamente suggerite intra ed extra moenia, furono assai più sottili ma non di meno efficienti – ne parleremo con calma e con dovizia di particolari fra lucenti logge e altari diroccati … )

- da Vescovi e Sacerdoti che, a differenza della situazione attuale in cui affermano che "bisogna adeguarsi allo stile papale" non hanno mai voluto accettare quanto Benedetto XVI con tanta mite pazienza proponeva, soprattutto nell'ambito liturgico : il Papa sta a Roma, qua ci sto io …” oppure “ Noi non accettiamo tutto quello che il Papa fa e ci dice di fare…”.
Paolo VI aveva parlato parlato di auto-demolizione della Chiesa, di fumo di Satana che è penetrato nel Tempio Santo : il comportamento dei Chierici durante il Pontificato di Benedetto XVI ha fatto sentire come sia tremendamente attuale quella terribile constatazione già evidente nel primo post concilio ! 
Ci rincuora tuttavia la promessa evangelica :  «Non abbiate paura: io ho vinto il mondo!» e «le porte dell’inferno non prevarranno!».

Confortati dalla cristiana speranza sentiamo in cuore il  dovere di ricordare opportunamente  l’11 febbraio 2013 perché amiamo il Papa ( tutti i Papi che lo Spirito Santo ci dona ) e particolarmente abbiamo amato ed amiamo il mite Benedetto XVI - Joseph Ratzinger che “ ha avuto poi altri nemici interni, nella Curia e nell’establishment ecclesiastico, che hanno contestato o boicottato o rifiutato il suo magistero, quello tradizionale della Chiesa, avendo i media dalla loro” ( A.Socci, art. cit.)

Il nostro ricordo si avvale dello scritto ( che ho tratto da due blog ) di una fedele e di un Sacerdote.

La fedele ha scritto : Papa Benedetto ci ha detto quel che dovevamo sapere, ho sofferto per la sua decisione, ancora oggi considero che la situazione è anomala e mi rifiuto di banalizzarla, malgrado tutto il mio affetto per lui, vedere le foto con i "due Papi" non mi provoca nessuna gioia ma un vero disagio.
Non ho nessuna remore a dire che se la mia mente sa che Jorge Bergoglio è il Papa, nel mio cuore Benedetto XVI resterà il Papa, colui grazie al quale sono "rientrata"nel gregge.
Pur consapevole delle condizioni nelle quali è stato portato a prendere quella decisione, che lui stesso ha definito grave, e del fatto che anche se ci fossero stati scenari tali quelli che sono evocati, la verità non la sapremo mai, e in ogni caso mai dalla bocca di Benedetto XVI, considero vani e sterili certi logorroici tentativi di dire e non dire, di dire ma non tutto, di insinuare senza prove.

Che Papa Benedetto fosse sfinito, lo abbiamo visto, che abbia dovuto regnare contrastato da coloro che gli remavano contro, lo sappiamo, che sia stato tradito, pugnalato nella schiena, che abbia dovuto affrontare tutti gli scandali messi sotto il tappeto da chi c`era prima di lui e che sono, guarda caso, scoppiati con il suo Pontificato, non è un segreto, che tradimenti, opposizioni, ribellioni, lo abbiano colpito fisicamente e moralmente lo abbiamo visto, che non si sia più sentito, visto la vastità della crisi e dell`anarchia del clero, e le sfide che la società impone, di affrontarli lo abbiamo capito.
Di questo dovremmo, a mio avviso, tener conto senza avventurarci in scenari di fantareligione che non ci portano serenità in questi tempi di confusione e incertezza.

Dicendo questo non faccio lo struzzo, tante domande me le son poste e me le pongo anch`io, le affermazioni di Romeo non le ho dimenticate, non ignoro le reazioni sideranti e giubilatorie, all`elezione di Bergoglio, di chi lo aveva contrastato, ma non solo, assisto sgomenta alla totale mancanza di rispetto nei suoi riguardi, troppi parlano, scrivono e si comportanto come se il suo solo merito sia stato quello di ritirarsi.
È un brutto spettacolo.
È abbastanza brutto senza aggiungerci elementi non verificabili e fonte di altra agitazione e inquietudine ".

Un Sacerdote a commento di un intervento che etichettava come un “ tradimento l’abdicazione di Papa Benedetto XVI ha scritto : “ Il tuo commento prende una deviazione pericolosa quando parli di tradimento.
Ipotizzando che abbia lasciato perché i suoi anni, più vicini ai 90 che agli 80, non gli consentono di essere a capo della Chiesa senza che qualcosa sfugga al suo controllo, se per l'età o per qualche malattia avesse avuto bisogno che qualcuno si sostituisse di fatto a lui, di chi sarebbe stata la responsabilità delle scelte prese a nome suo senza che lui ne fosse pienamente cosciente? 
Vogliamo ricordare i continui boicottaggi che ha comunque subito? 
Il M.P. Summorum Pontificum osteggiato, pedofilia coperta nonostante le disposizioni, per non parlare di altre decisioni non rispettate né fatte rispettare ed iniziative prese a suo nome ed alle sue spalle che non specifico meglio per non attirare i soliti troll. 
Per quanto i più si siano rallegrati di essersi liberati di quello che dal principio hanno nominato "pastore tedesco", producendosi in falsi elogi, la sua rinuncia, anche se dolorosa per chi lo ha amato, rappresenta un atto di responsabilità nei confronti della Chiesa. 
Lui si è preso tutto il marcio di cui non era responsabile e ci ha messo la sua faccia, quello che di buono ha fatto non è stato mai diffuso, i media gli hanno praticamente solo creato problemi. 
Ma cosa avresti pensato se ad un certo punto della sua vita non fosse stato più in grado di capire e se qualcun altro avesse traghettato la Chiesa a nome suo dove lui non avrebbe mai voluto? 
Io piango dall'anno scorso per questa scelta, ma restare sulla croce non significa prendersi la responsabilità di guidare la Chiesa anche se la salute e le forze ti abbandonano e sai che da un momento all'altro non potresti esserne più in grado, con la conseguenza di lasciare la guida ai collaboratori. Giovanni Paolo II comunque aveva almeno lui ( il Card. Joseph Ratzinger N.d.R) , ma lui chi avrebbe avuto?
Visto che gli sono stati tanto fedeli fino a 86 anni, certamente avvicinandosi ai 90, con le forze che vengono meno e il rischio di perdere la lucidità, sarebbe stato meglio continuare a regnare lasciando la Chiesa esposta al rischio di venire guidata dalla Curia e non dal Papa. 
Le crocifissioni del Papa, ripetute, puoi vederle nel pontificato ed il tesoro che ha lasciato per la nostra formazione puoi liberamente consultarlo online o comprarlo in libreria”.

Confidiamo sempre , anche nei tempi bui in cui stiamo vivendo, nella protezione maternamente premurosa della Madonna Santissima " ipsa conteret caput tuum ".
Quando il serpente fece peccare Adamo ed Eva, Dio maledisse il serpente e disse: " una donna (la Madonna) schiaccerà il tuo capo; essendo Madre del vero Dio darà alla luce il Redentore, il quale, con la sua morte in Croce, ridarà la grazia e la salvezza agli uomini ".

A.C.