martedì 8 luglio 2014

“ La guerra è sulla Liturgia” !

La guerra è sulla Liturgia ” !
Ed è giusto che la guerra sia lì, sulla liturgia, perché il nodo vitale è lì. 
LA LITURGIA E' TUTTO. 
Chi non lo capisce, prete o laico, farà solo la rovina della Tradizione
Ci sono sempre dei fratelli nella fede ( tradizionale ) che spesso ammoniscono  : La Liturgia non è tutto ...
" Non sarà –tutto-; ma è la fonte e il culmine della Fede! Da essa tutto parte e in essa tutto confluisce! “ .

Oltretutto nella nebbiosa situazione attuale in cui verte la Chiesa dobbiamo dedicare ogni parte del nostro ego alla preghiera e alla Liturgia per la salvezza delle nostre anime e per riscattarci, nella perfetta umiltà, da ogni tentazione di autosufficienza e di gestione fai-da-te delle cose ecclesiali.

" La guerra è sulla liturgia " anche perchè la Liturgia è stata opportunamente travisata negli studi di formazione dei Seminari tanto che per i chierici è luogo comune che l'azione liturgica deve essere rivolta quasi esclusivamente alla comunità ( invece che a Dio).
Su alcuni aspetti dei principi , cosiddetti non negoziabili, ci potrà essere una totale convergenza con ampi settori ecclesiali ma sulla Liturgia no.
Il leitmotiv più diffuso è quello che il Sacerdote deve essere il principale “animatore” della Comunità  attirando l’attenzione dei fedeli in una sorta di continuata ricerca di “sensazionalismo” ( anche camuffato da falso misticismo o da miracolismo ) che schiaccia ogni forma di residua devozione e soprattutto di spinta verticale verso l’Alto. 

" Che molti preti pensino che la Messa è per il popolo e non per Dio è purtroppo una cosa reale : mettere l'antropocentrismo nel luogo del teocentrismo, equivale a lasciare la teologia e la liturgia senza vestiti ".

E' anche vero, come ha scritto un Sacerdote di frontiera - impegnato nell'incardinazione del Motu Proprio Summorum Pontificum nella sua Parrocchia - che spesso i cosiddetti " tradizionalisti " sono i principali nemici ( de facto) della missionarietà della Messa nell’antico rito della Chiesa . 

Abbiamo visto che dove regna lo spirito missionario della Messa antica ( prendasi ad esempio l’azione pastorale-liturgica della FSSPX )  i fedeli aumentano considerevolmente onorando il precetto festivo con la loro coerenza di vita. 

" Chi appartiene al Signore, ama e vive la - bella liturgia in latino- , che è bella perché Bello e Vero è il Signore che ce l'ha consegnata, mentre il latino la esprime nella lingua sacra della Chiesa cattolica apostolica romana.

E da questo nasce l'autentica preoccupazione e cura per tutte le povertà del corpo e dello spirito...

Ricordo, anche, che la "povertà evangelica" non è quella materiale, che pure non trascuriamo ( le "opere di misericordia corporali" la Chiesa non le ha sempre solo insegnate ma anche promosse e realizzate), ma è la povertà dei "poveri in spirito": cioè di coloro che, davanti al Signore, si riconoscono carenti e dunque bisognosi di aiuto e lo chiedono.

Guardi un po' che dinamismo interiore (altro che buonismo pauperista!), prima che esteriore ci viene richiesto dalla Verità, che è il Signore, Vivo e Vero, presente nella Sua Chiesa - a partire dalla "bella celebrazione in latino" e dai sacramenti e che ci interpella e ci salva e ci nutre! 
Le "opere di misericordia corporali" la Chiesa non le ha sempre solo insegnate ma anche promosse e realizzate, insieme alle "opere di misericordia spirituale", che non sono da meno...

Vogliamo fare un bel ripassino?
Opere di misericordia corporali

1. Dar da mangiare agli affamati.
2. Dar da bere agli assetati.
3. Vestire gli ignudi.
4. Alloggiare i pellegrini.
5- Visitare gli infermi.
6. Visitare i carcerati.
7. Seppellire i morti.
Opere di misericordia spirituali

1. Consigliare i dubbiosi.
2. Insegnare agli ignoranti.
3. Ammonire i peccatori.
4. Consolare gli afflitti.
5. Perdonare le offese.
6. Sopportare pazientemente le persone moleste.
7. Pregare Dio per i vivi e per i morti.

E tutte queste cose sono buone e giuste; ma non valgono niente e non siamo in grado di farle, se non è il Signore a inciderle nel nostro cuore con la sua grazia e se non è da lì che partono, non dal pauperismo umanitarista, che trascura la Verità...

La Liturgia - e nella specie il Rito Romano Antico - è il luogo e il tempo privilegiato dell’incontro con Dio.

Il Sacrificio di Cristo (sfociato nella Risurrezione) è l'unica risposta definitiva non solo al bisogno d'amore che è nel cuore di ogni uomo, ma anche sulla necessità della Redenzione, che ci riscatta e ci ricongiunge al Padre, ripristinando l'obbedienza violata ".

Il Motu Proprio sarà apprezzato solo fra qualche anno quando dopo un ulteriore pronunciamento "ex Cathedra" sulla Liturgia oppure “riscoprendo” dai seminari alle parrocchie la Costituzione Conciliare sulla Liturgia : Sacrosantum Concilium, che fin dagli anni '70 aveva messo d'accordo tutti ... anche perchè era stato firmato da tutti i Padri Conciliari... ) .

Sarebbe dunque ora dare alle stampe uno studio che sottolinei la violenza che la gente comune ha dovuto subire ad opera di veri e propri rivoluzionari che nel nome di un innocente Concilio hanno divelto quanto i padri avevano santamente costruito in secoli di fede ... “

Una fedele ha risposto :

Vorrei poter adottare quel pensiero che lava il Concilio Vaticano II di ogni colpa per lo scempio che sarebbe il frutto unicamente di chi lo ha male applicato e-o interpretato.
Vorrei ma non posso.
Non posso perchè la violenza di quello scempio compiuto con una violenza indicibile l`ho subita direttamente, perchè c`ero, perchè mi son vista mostrare la porta dal parroco che dal giorno all`indomani ha vomitato quel che fino al giorno prima celebrava e predicava.
Non posso adottare la versione del "Concilio innocente"

- perchè so che fin dai primi momenti le redini sono state prese in mano dai progressisti, organizzati e efficaci,

-perchè so che sono i progressisti ad aver diretto i lavori, ad aver traghettato il Concilio per partorire alla fine documenti con un linguaggio volutamente ambiguo,

-perchè so che sono alcuni padri conciliari stessi ad aver ammesso che quel linguaggio doveva permettere in seguito le interpretazioni libere di chi lo avrebbe applicato,

-perchè so che quelle che sono definite "errate applicazioni e interpretazioni" sono partite SUBITO dopo il Concilio Vaticano II ad opera di chi conosceva PERFETTAMENTE i documenti per averli studiati e approvati,

nessuna ignoranza dunque ma una volontà deliberata e consapevole di interpretare e applicare quei documenti nel senso voluto dai progressisti, dando alla lettera dei documenti quello spirito che ha dominato la vita della Chiesa portandola là dove si trova oggi.

Se proprio si vuole parlare di "Concilio innocente", si dovrebbe almeno aggiungere che NON erano affatto innocenti coloro che lo hanno diretto, condotto e applicato”.


Un’altra fedele ha sottolineato : “Concordo completamente. 
Ero piccola, ma ricordo perfettamente la "rivoluzione in chiesa" ( liturgia cambiata, arredi sacri e suppellettili svanite, vendute non si sa bene come e a quanto, a chi e per ricavarne cosa ) orridi orpelli da modernariato, prediche infarcite di Maritain, Civiltà Cattolica, Taize...
Per poi meravigliarsi e spaventarsi che il PCI, quell' anno, prendesse tutti quei voti.
Pensate: l' allora mio parroco, dottore in teologia, lasciò che un gruppo di giovani ( a dir il vero 4 o 5 ) che frequentavano la parrocchia ( qui a Milano direbbero l' oratorio…) salissero sul pulpito alla Messa grande di domenica per pronunciare un breve discorso a favore dell' aborto ( c' era il referendum)…”

" La guerra è sulla liturgia "
Guerra che avete perso” ( Ha commentato ironicamente un lettore …)

Anche di Gesù Crocifisso c'è chi diceva che "aveva perso"...
Solo che noi non abbiamo niente da perdere tranne che la nostra anima e quella di coloro che ci sono affidati.
Non è questione di vincere o di perdere, ma di "rimanere" nel Signore e Sua è la vittoria!

( Mi sono avvalso di alcuni commenti sul post di Chiesa e post Concilio : "Settimo anniversario del Summorum Pontificum. La guerra è sulla liturgia"
Ringrazio di cuore la Redazione di quel pregevole blog : per la fede coerente e luminosa che anche in questa specifica occasione ha infuso nei nostri provati e sofferenti cuori ).

Christus vincit ! Semper !