È in una gremita cattedrale di Città di Castello, sua città natale, che domenica pomeriggio monsignor Nazzareno Marconi, nominato vescovo di Macerata da Papa Francesco lo scorso 3 giugno, ha ricevuto l’ordinazione episcopale nel corso di una solenne cerimonia presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve.
Al suo fianco Domenico Cancian, vescovo di Città di Castello, e Claudio Giuliodori, attuale amministratore apostolico della diocesi di Macerata.
( Fra i concelebranti il Cardinale Giuseppe Betori, Arcivescovo Metropolita di Firenze N.d.R.).
Un momento di festa sia per la cittadina marchigiana, dalla quale sono arrivati oltre 200 fedeli con i pullman organizzati dalla diocesi, che per Città di Castello.
Chiesa da restaurare «La Chiesa – ha detto il neo-vescovo nel suo intervento alla fine della lunga cerimonia – va tutta restaurata e lo spirito ci aiuta. Andiamo avanti con coraggio».
Un Marconi ovviamente emozionato («posso anche commuovermi, ma la zucca ce l’ho dura») e che ha nuovamente usato la metafora del restauro: «Quello che è successo – osserva – è un bel regalo del Signore, che mi ha fatto vedere tante volte un altro regalo, quello del restauro.
Penso alla nostra Madonna di Raffaello ( A noi è sembrato di udire Madonna di Donatello N.d.R.) , o al seminario regionale.
Tutto ciò ci insegna che sotto quello che consideriamo ‘brutto’ c’è sempre qualcosa di bello».
Fonte : Umbria24
Su Messa in latino l'Omelia del Cardinale Gualtiero Bassetti