venerdì 19 settembre 2014

Le parole di Papa Francesco da dire ai Vescovi quando contrastano l’applicazione del “Summorum Pontificum”

Papa Francesco nel discorso rivolto ieri ai Vescovi di recente nomina ( QUI tutto l’intervento del Santo Padre) ha anche esortato i nuovi Presuli a : “…non sprecate energie per contrapporsi e scontrarsi ma per costruire e amare”.


Speriamo che i Vescovi odoranti di  " ... olio dello Spirito versato sul vostro capo ancora profuma e al tempo stesso va scendendo sul corpo delle Chiese a voi affidate dal Signore" ricordino bene questa esortazione del Successore di Pietro soprattutto per evitare inutili e dannose divisioni soprattutto nella Santa Liturgia, dove si manifesta concretamente l’azione salvifica dello sguardo misericordioso di Dio nei confronti dell’uomo pentito ed orante. 


Il Papa ha esortato i Vescovi a dare prova di umiltà : “Vi prego inoltre di non lasciarvi illudere dalla tentazione di cambiare di popolo.
… anche al prezzo di veder cancellate tante vostre false immagini del volto divino o le fantasie che avete alimentato circa il modo di suscitare la sua comunione con Dio (cfr Es 32,30-31)”. 

Disconoscimento questo della fumosa  “nouvelle théologie” e dell’orgogliosa “teologia della liberazione” :  bocconi avvelenati che sicuramente i nuovi Vescovi hanno dovuto ingoiare negli anni dei loro studi in Seminario quando, ormai rotta la disciplina ecclesiastica, sono divenuti cavie di una serie infinita di contaminazioni con lo spirito del mondo.


A chi si sta rivolgendo il Papa ?
Ai nuovi Vescovi, anagraficamente "giovani" che hanno fatto gli studi  con dei programmi  esclusivamente intrisi del famoso " spirito del Concilio"  :  le sole parole " tradizione " o " liturgia antica" potevano esser motivo di cacciata immediata ( senza ritorno ) dal Seminario.
Provare per credere ... 


Il Papa ha parlato anche del   dono dell’umiltà, virtù assente dalle menti altezzose  di tanti Vescovi che deve tornare ad albergare nel cuore almeno dei nuovi Prelati : “Imparate il potere umile ma irresistibile della sostituzione vicaria, che è la sola radice della redenzione.” … “per condurre il mondo a Cristo (cfr Gv 1,40-42). Penso a tante persone da portare a Lui.”


Usando le sole parole del Papa potremmo dire ai Vescovi che ci vogliono impedire di elevarci nella preghiera altamente santificante della Liturgia antica disciplinata dal Motu Proprio “ Summorum Pontificum” : “l’accoglienza sia per tutti senza discriminazione, offrendo la fermezza dell’autorità che fa crescere e la dolcezza della paternità che genera.
E, per favore, non cadete nella tentazione di sacrificare la vostra libertà circondandovi di corti, cordate o cori di consenso”.


Importantissimo passo che vogliamo riscrivere : “non cadete nella tentazione di sacrificare la vostra libertà circondandovi di corti, cordate o cori di consenso”.

Vogliamo ricodare alcune di queste " corti, cordate o cori di consenso" ?
 
- Le “corti” degli uffici liturgici fermi alla presunta “rivoluzione” degli anni ‘60/70 (li riconoscerete dai loro frutti ).
- Le “cordate” delle organizzazioni liturgiche ( palesi o furbescamente occulte ) che occupando i posti di comando impongono anche ai Vescovi una loro linea, un loro pensiero e una loro azione; le "cordate" delle riviste, delle pubblicazioni, dei mass media decisamente contrari ad ogni apertura verso la vera novità : il ritorno alla Tradizione ! 
- I “ cori di consenso” a cui i Vescovi, legittimamente perché sono uomini, sono sensibili perchè ricordano loro i successi umani e gli interessi mondani nei quali certe “cordate liturgiche” sono affossati.


Niente è più importante che introdurre le persone in Dio!”

“Quanto vorrei quindi che risuonasse, per mezzo di voi, in ogni Chiesa un messaggio di incoraggiamento” anche nei confronti, cari Vescovi, di quei figli, spesso anagraficamente giovani che non hanno avuto un  confronto diretto con il passato ma che si abbeverano alle fresche sorgenti della Liturgia di sempre rappresentata dal rito romano cosiddetto “antico”.

Quindi cari Vescovi “ non sprecate energie per contrapporsi e scontrarsi ma per costruire e amare.” 
Cosa c’è di più bello e di più costruttivo quando dei laici, anziani e giovani, Vi chiedono di poter pregare secondo la  forma straordinaria” della Liturgia


Siate sempre umili e dimenticate, alla luce della realtà dei gruppi che stanno fiorendo in tutto il mondo soprattutto dopo il “Summorum Pontificum” quanto Vi hanno insegnato in maniera ossessivamente distorta nei Vostri Seminari , in modo che :
“… sentinelle, uomini capaci di curare i campi di Dio, pastori che camminano davanti, in mezzo e dietro al gregge, vi congedo, vi abbraccio, augurando fecondità, pazienza, umiltà e molta preghiera”. ( Sottolineatura nostra N.d.R.)


Ricordiamoci  queste parole del Santo Padre, cari Amici ed Amiche, dei gruppi stabili che spesso dovete soffrire per la testarda cocciutaggine dei Vescovi : stampatele per riferirle poi ai Vescovi, che siano di prima o di vecchia nomina . 
Il Papa va seguito in tutto e non solo per quello che fa comodo alle proprie idee ...
Un caro saluto in Cristo Signore.

Andrea Carradori