martedì 15 maggio 2018

Mons.Camisasca la veglia di preghiera della sera di Pentecoste "per mostrare la luce di Cristo,un ideale alto e chiaro reso possibile dalla grazia di Cristo"

Pubblichiamo il comunicato di S.E.R.Mons.Massimo Camisasca, Vescovo di Reggio Emilia-Guastalla che il 13 maggio 2017 alla presenza di oltre 5 mila fedeli (v. QUI ) aveva consacrato la sua Diocesi al Cuore Immacolato di Maria .

Quello stupendo e fecondo gesto di santa devozione mariana dello scorso anno proseguirà idealmente, senza alcun "contenuto in contrasto con l’insegnamento della Chiesa", fra pochi giorni in una veglia di preghiera nella sera di Pentecoste per "andare incontro agli uomini per mostrare loro la luce di Cristo".

E' nostro dovere di credenti unirci idealmente in preghiera con quel Vescovo e con tutti i pastori impegnati a mostrare nella sera di Pentecoste il volto della Santa Madre Chiesa che oggi come ieri offre al mondo " un ideale alto e chiaro, reso possibile dalla grazia di Cristo".

Maria Madre della Chiesa e dei credenti prega per noi!
   
Veglia di Regina Pacis: 
comunicato del vescovo Massimo Camisasca
Dopo lunga riflessione e preghiera, ho deciso di presiedere la veglia che si terrà domenica 20 maggio presso la parrocchia di Regina Pacis. 
Ho chiesto naturalmente agli organizzatori che essa non abbia nessun contenuto in contrasto con l’insegnamento della Chiesa.

È, da parte mia, un segno di vicinanza alle persone con orientamento omosessuale e ai loro genitori, affinché si sentano figli della Chiesa e prendano in considerazione la
dottrina cristiana sull’uomo e sulla salvezza.

Sono consapevole della delicatezza di questo mio gesto, ma sono anche seriamente convinto che è nostro preciso dovere andare incontro agli uomini per mostrare loro la luce di Cristo. 
La Chiesa non vuole giudicare nessuno, ma nello stesso tempo desidera offrire un ideale alto e chiaro, reso possibile dalla grazia di Cristo.

In quanto vescovo di questa Chiesa e in comunione con papa Francesco di cui desidero seguire l’insegnamento e l’esempio, sostengo le iniziative di preghiera che radunano beneficamente persone con orientamento omosessuale e/o i loro genitori. 
In questa prospettiva approvo anche le iniziative di preghiera di Courage che si svolgono in diverse diocesi italiane.

Tutto deve avvenire secondo le linee di bene per la persona, previste dalla Chiesa. 
Il cammino verso la felicità non può chiamare bene ciò che è male. 
Questo non è un giudizio su nessuno, ma un aiuto alla strada di ciascuno. 
In particolare, in tale orizzonte si colloca il Catechismo della Chiesa Cattolica, già l’anno scorso richiamato e a cui rimando anche quest’anno. 
Esso invita all’accoglienza verso tutti e assieme alla strada della castità, che certamente non può essere imposta, ma deve essere proposta a ognuno. 
Ogni cristiano sa che tutti siamo peccatori, in cammino verso un ideale che non sempre riusciamo a vivere, e che Dio giudicherà secondo le intenzioni del cuore di ciascuno. 
Tutto però è possibile per chi crede. 
L’ideale della castità è un elemento centrale della fede cristiana e non può essere dimenticato nè tantomeno rinnegato da nessuno (cfr. Mt 19,11-12).

Il mio ministero di vescovo si svolge perciò secondo il magistero e la Tradizione della Chiesa. 
Non capisco perciò il tono, le espressioni e le iniziative di coloro che organizzano una preghiera sotto la casa del vescovo. 
Sempre si può pregare e in ogni luogo, ma una proposta del genere serve all’unità della Chiesa?

Così scrivevo un anno fa e riscrivo ancora oggi: «Per quanto riguarda coloro che provano un’attrattiva nei confronti di persone dello stesso sesso, richiamo la dottrina della Chiesa riaffermata nel recente Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC 2357-2359) e nella Esortazione Apostolica Amoris Laetitia (n. 250-251).

Ogni persona ha uguale dignità, qualunque sia il suo orientamento sessuale e merita il rispetto di tutti. Deve perciò essere accolta “con rispetto, compassione, delicatezza” (CCC 2358).

Così non è stato talvolta in passato. 
È giusto perciò che la società e i credenti chiedano scusa a quanti hanno eventualmente disprezzato o messo in un angolo. 
Nessun atteggiamento anche solo di scherno va tollerato. “A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione” (CCC 2358, ripreso in AL 250).

Nello stesso tempo, le persone con orientamento omosessualesono chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro condizione” (CCC 2358). 
Mentre ribadisco con convinzione l’affermazione del Catechismo che sostiene che “gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati” (CCC 2357), sottolineo tuttavia che questo non significa un giudizio sulle persone, ma una doverosa chiarezza riguardo al bene e al male, che è un servizio al cammino stesso del popolo cristiano».

Massimo Camisasca
Vescovo di Reggio Emilia – Guastalla

Fonte: Diocesi di  Reggio Emilia – Guastalla QUI

Immagine: Madonna della Ghiara venerata nell'omonima Basilica Santuario in Reggio Emilia QUI

AGGIORNAMENTO: 
IL TESTO INTEGRALE 
DELL'INTERVENTO DI MONS.CAMISASCA

DELLA VEGLIA A REGINA PACIS


Nessun commento: