martedì 28 gennaio 2014

Papa Francesco , il corvo dell'ambiguità lessicale e il "Vescovo della porta accanto"

Un sagace Lettore di MiL che si è siglato Obsculta Fili Praecepta Magistri il 27 gennaio 2014 ha commentato un post su Messainlatino



Un corvo salvò San Benedetto da Norcia dall'avvelenamento, tra l'altro è uno dei simboli a lui legati ( v.immagine e v.link sopra N.d.R)
I simboli nefasti sono in chiesa: 
Messe deserte
celebrazioni depauperate di musica liturgica adatta, 
celebranti distratti che tagliano e cuciono il messale e che fanno i presentatori, 
confessioni "mezz'ora prima della Messa" così ti devi sbrigare a fare il tuo elenco, 
profanazioni continue delle Ostie che cadono a terra, che non hanno più il piattino a proteggerle, insieme ai frammenti, durante la Comunione, 
catechismo fatto senza preparazione che non prepara e lascia i bambini/ragazzi ignoranti e impreparati agli attacchi esterni (alla prima favola alla Dan Brown escono dalla Chiesa per non tornarci più) e potrei continuare per ore... 
Tanta gente si è riavvicinata alla Chiesa con Benedetto XVI, tanta gente si è fermata all'aspetto superficiale senza ascoltarlo (peccato!). 
Forse mi fermo in superficie anche io con Francesco, ma l'immagine di "Vescovo della porta accanto" che dà di sé non mi rassicura. 
I media con i loro confronti idioti, a partire da quelli "di parte" (della Chiesa), peggiorano la siutazione. Io mi chiedo se abbia senso, nell'andare a prendere la pecorella smarrita, cacciare dal recinto alcune delle 99 che erano dentro. 
Si sta facendo così con i Francescani dell'Immacolata, si fa così ovunque con il "dagli al tradizionalista!!!!", basta vedere i commenti degli amici simpatici che vengono a fare gli sfottò perché credono di aver conquistato la Chiesa, come se fosse un giochino che un bambino ruba ad un altro, prendendolo poi in giro. 
La carità è anche questo, non puoi amare Dio e denigrare il fratello nella fede!! 
Perché qui non vedo consigli, ammonimenti bonari, vedo prese in giro fastidiose, che si avvicinano ai commenti della volpe che non arriva all'uva. 
Certo che ignorare le disposizioni di un Pontefice e contestarlo fino all'anno scorso era lecito, da quasi un anno invece non si può neanche fare un commentino che si viene attaccati dall'esercito dei papisti che in otto anni non si sono mai visti
Ma ben tornino, per carità. 
Solo che, visto che nella Chiesa c'è spazio per tutti, non capisco perché per i tradizionali non ci debba essere, come se fossero untori della peste, non fratelli.
Non attacco nessuno, denuncio la realtà che si vede in tanti posti, di fronte alla quale molti coprono gli occhi e si turano le orecchie, come se tutto andasse bene, ma non va bene. 

Dai commenti trapela che i fratelli "moderni" preferirebbero i fratelli "tradizionali" fuori dalla Chiesa piuttosto che essere uniti a loro.. 
Ma visto che nella Messa tradizionale non c'è niente di eretico (!!!), questo è un atteggiamento assurdo, quasi omicida, non è difesa della Chiesa. 
E i risultati si vedono, nelle parole e nei fatti. 
Un odio immotivato per il fratello, che viene tacciato di sentirsi superiore e viene ghettizzato, schernito. 
Per cosa? 
Per voler rendere culto a Dio (non a se stesso nella celebrazione) nel modo che ritiene più degno, che non ha bisogno di approvazioni, perché è antico e non è mai stato cancellato, e che anzi ha avuto una spinta in più col Summorum Pontificum e che comunque non si propone di abolire tutti gli altri "modi" approvati dalla Chiesa. 
Il contrario di quello che si vuole fare con quello tradizionale: eliminarlo. ".

Al Lettore di MiL Obsculta Fili Praecepta Magistri ha risposto oggi nella quotidiana Omelia rompi-capo " Il Papa, commentando la danza gioiosa di Davide per il Signore di cui parla la Prima Lettura, ha sottolineato che, se ci chiudiamo nella formalità, la nostra preghiera diventa fredda e sterile "( Alessandro Gisotti, link citato) 

Il Papa ha dato inizio alla consueta " Settimana enigmistica " per i poveri cattolici questa volta toccando la Santa Liturgia.

Cosa avrà voluto dire a braccio?
Ce l'ha con questo... ce l'ha con quello ...

Uno studente universitario, dotato di insolita saggezza, ha commentato l'omelia papale : " Il problema è che le parole, almeno quelle qui citate, possono essere interpretate in modo molto ambiguo e in due direzioni opposte. Ci vorrebbe la tanto disprezzata quanto limpida chiarezza di qualcuno!" ( Chissà se per " qualcuno " il giovane aveva in mente Benedetto XVI ...)

Un giovane latino-americano ha interpretato invece le parole di Papa Francesco come se fosssero di sostegno dai gruppi carismatici : " Non è vero!!! La gente umile non può cantare il Sanctus o il Gloria in gregoriano e sentirsi dentro la lode, la gioia? 
Ma che discorsi sono? 
Che generalizzazione vuota, imprecisa, ingiusta! 
Signore, ma perché abbiamo un papa così poco spirituale! 
Sì, spirituale!!! Non riesce a vedere le sfumature, le differenze fra i credenti! 
Ma lui non riesce a lodare con il cuore? 
Deve per forza ballare e urlare? 
Gli umili non possono raggiungere livelli alti di spiritualità? 
Devono per forza ballare come delle scimmie??? Sapete chi la pensa così? I teologi della liberazione!!!".

Gli fa eco un altro latino-americano ricordando il ridicolo "Flash Mob dos Bispos" durante la Gmg in Brasile ( che ha causato un collasso economico inaudito alla diocesi locale ...)

"D'altra parte cosa attendersi dopo l'indegno balletto avvitalampadine dei vescovi riuniti a Rio?? Con riferimento a quanto scrive Simone Silvagno l'Argentina e' nota per essere uno dei paesi con la piu' alta percentuale di economisti e psicologi. Il risultato? Il paese va economicamente a rotoli e quanto alla stabilita' mentale..ognuno tragga le proprie conclusioni".

Lo studente romano ha infine puntualizzato solennemente ( non è lui a scrivere ma è la saggezza della Chiesa di sempre ...) :
" La compostezza della preghiera non equivale a indifferente formalismo, così come l'actuosa participatio, la partecipazione di tutti sensi alla stessa preghiera, non equivale a "danze liturgiche" o altre amenità creative che nulla hanno a che vedere con il culto divino. Chi balla intorno all'altare di Dio non prega, ma sfoga la sua personale e distorta visione della liturgia".


Un mio amico Sacerdote all'ora di pranzo , dopo aver letto l'Omelia del Papa, mi ha mandato un sms " E' tutto finito " ! 

Pensiamoci bene però ...la saggia, breve e incompresa Liturgia " benedettiana " è in un momento di pausa ?

L'ermeneutica della continuità è morta ? 

Non direi ... i Sacerdoti, che stanno in trincea, soffrono e soprattutto quelli più giovani non sanno a quale santo rivolgersi ...

Per non perdere la pagnotta debbono portare i loro parrocchiani a Piazza San Pietro e debbono agitare, per essere ben visti e ripresi dalle telecamere, le bandierine con la faccia del Papa ...
Ma in cuor loro soffrono e sono inquieti !

Concludo con  Obsculta Fili Praecepta Magistri

" Forse mi fermo in superficie anche io con Francesco, ma l'immagine di "Vescovo della porta accanto" che dà di sé non mi rassicura". 

Preghiamo per la Chiesa Cattolica, al di fuori della quale non c'è salvezza, per il Papa e per la salute della nostra anima !

A.C.