sabato 3 marzo 2012

PURIFICA LA TUA CHIESA O SIGNORE ! LA PEREGRINATIO DEL SANGUE DEL BEATO GIOVANNI PAOLO II


Ecco ( v. video allegato) come è stata accolta la reliquia del sangue del Beato Papa Giovanni Paolo II, trattata come in una specie di  "tournèe" in Messico, arrivata al Colegio Mercedes  : musichetta urlata da ragazzi con tanto di batteria, inascoltabile,  (un'offesa anche alla ben nota  musicalità del popolo messicano ) scatti di foto e applausi, senza neppure una preghiera.
Tutto questo provoca esecrazione e quelle immagini ci hanno riportato indietro di anni al tempo delle  cerimonie di Papa Wojtyła quando, suo malgrado, le liturgie papali erano diventate come una specie di  partite da stadio.
Il manichino, di plastica o di silicone, che si vede nel filmato (con la fiala del sangue infilata nella croce  fra le mani)  viene percepito come "corpo" dal Popolo fedele :  e' dunque sconcertante che  la Santa reliquia (quale ne sia la classe e quale ne sia il grado di percezione) venga accolta nel modo che vediamo nel video e con quella musica che nemmeno in una balera si potrebbe commercialmente proporre.
Può  la Reliquia di un Beato, Successore di Pietro, che conobbe la sofferenza e l'accettò come sacrificio da offrire a Dio per la salvezza della Chiesa e dell'umanità, suscitare   battiti di  mani al suono di ritornelli stonati "la, la, la,la..." ??? 
Tutto questo è educativo e spiritualmente edificante per i giovani del Colegio e per i fedeli ?
La reliquia del sangue del Beato Giovanni Paolo II, non ne esistono infatti altre  "ex corpore", è stata camuffata in una specie di manichino funebre dalle somiglianze perfette grazie ai moderni artifici usati anche nel settore cinematografico.
  "Abuso della credulità popolare", ha giustamente commentato Fides et forma in un articolo totalmente condivisibile . 
Perchè la fiala del sangue del Beato non è stata, ad esempio, inserita in un reliquiario classico oppure in una statua  ritraente il defunto Papa "in gloria" ? Forse l'immagine del Beato "in gloria" avrebbe suscitato meno impressione e commozione ?
Di fronte a tutto questo non vale neppure la pena ricordare le norme canoniche vigenti che disciplinano il culto che delle Reliquie di un Beato perchè, lo sappiamo bene, i preti e i vescovi si sentono ( e lo sono realmente) pontefici nel proprio territorio ... tant'è che ho fatto stamane una brevissima "ricerca" su internet e ho trovato luoghi dove il sangue è conservato mentre altre parrocchie parrocchie e diocesi   hanno già ricevuto la peregrinatio della Reliquia.
Sarà dunque il Beato Giovanni Paolo II, peregrinante con le sue immagini e con le sue reliquie, ex sanguine,  a sconfiggere il furore iconoclasta dei chierici filo-protestanti che nei decenni passati si erano scagliati con violenza contro le immagini sacre e le Reliquie dei Santi?
Ricordo, a tal proposito,   che quando venne dichiarato Beato San Pio da Pietrelcina da più parti arrivarono le disposizioni , legittime, che non si potevano collocare nelle chiese, che non appartenevano all'ordine dei frati cappuccini, le immagini dello stigmatizzato.
Nel caso del culto Papa Wojtyła le cose sono un pochettino diverse.
Per impostazione mentale e per metodo alcuni chierici-giacobini si sono, da tempo,  "impadroniti" della sua candida immagine per confezionare un'icona   da contrapporre a questo  Pontificato-Via Crucis del regnante Pontefice.
Il principe defunto è  sempre migliore del principe vivente...
Ma attenzione ! 
Chi di populismo ferisce di populismo perisce ! 
Vien da pensare che le immagini, di questo o altri video, che ritraggono folle di fedeli in lacrime che baciano l'urma con il manichino raffigurante il Beato Papa Giovanni Paolo II, saranno fatte vedere al prossimo Conclave per suscitare facili conclusioni dal sapore sentimental-carismatico ...
Sarà la stessa immagine del grande Papa Giovanni Paolo II, che nella  sera del Venerdì Santo, poco prima del suo incontro con Dio, volle abbracciare la Croce di Nostro Signore Gesù Cristo per essere spiritualmente vicino ai fedeli che stavano compiendo la tradizionale Via Crucis al Colosseo, a dissolvere le affaristiche suggestioni dei carismatici chierici-giacobini confezionate per  loro uso e consumo.
Santa Santa Teresa Benedetta della Croce , canonizzata da Giovanni Paolo II nel 1998, ci offre una edificante meditazione per questo tempo di Quaresima :

Ave Crux Spes Unica

“Ti salutiamo, Croce santa, nostra unica speranza!” Così la Chiesa ci fa dire nel tempo di passione dedicato alla contemplazione delle amare sofferenze di Nostro Signore Gesù Cristo.

Il mondo è in fiamme: la lotta tra Cristo e anticristo si è accanita apertamente, perciò se ti decidi per Cristo può esserti chiesto anche il sacrificio della vita.

Contempla il Signore che pende davanti a te sul legno, perché è stato obbediente fino alla morte di Croce. Egli venne nel mondo non per fare la sua volontà, ma quella del Padre. Se vuoi essere la sposa del Crocifisso devi rinunciare totalmente alla tua volontà e non avere altra aspirazione che quella di adempiere la volontà di Dio.

Di fronte a te il Redentore pende dalla Croce spogliato e nudo, perché ha scelto la povertà. Chi vuole seguirlo in modo perfetto deve rinunciare ad ogni possesso terreno. Stai davanti al Signore che pende dalla Croce con il cuore squarciato: Egli ha versato il sangue del suo Cuore per guadagnare il tuo cuore. Per poterlo seguire in santa castità, il tuo cuore dev’essere libero da ogni aspirazione terrena; Gesù Crocifisso dev’essere l’oggetto di ogni tua brama, di ogni tuo desiderio, di ogni tuo pensiero.

Il mondo è in fiamme: l’incendio potrebbe appiccarsi anche alla nostra casa, ma al di sopra di tutte le fiamme si erge la Croce che non può essere bruciata. La Croce è la via che dalla terra conduce al Cielo. Chi l’abbraccia con fede, amore, speranza viene portato in alto, fino al seno della Trinità.

Il mondo è in fiamme: desideri spegnerle? Contempla la Croce: dal Cuore aperto sgorga il sangue del Redentore, sangue capace di spegnere anche le fiamme dell’inferno. Attraverso la fedele osservanza dei voti religiosi rendi il tuo cuore libero e aperto; allora si potranno riversare in esso i flutti dell’amore divino, sì da farlo traboccare e renderlo fecondo fino ai confini della terra.

Attraverso la potenza della Croce puoi essere presente su tutti i luoghi del dolore, dovunque ti porta la tua compassionevole carità, quella carità che attingi dal Cuore Divino e che ti rende capace di spargere ovunque il suo preziosissimo sangue per lenire, salvare, redimere.

Gli occhi del Crocifisso ti fissano interrogandoti, interpellandoti. Vuoi stringere di nuovo con ogni serietà l’alleanza con Lui? Quale sarà la tua risposta? “Signore, dove andare? Tu solo hai parole di vita”.