Secondo giorno di Quaresima.
Abbiamo posto la mattutina "censura" alle immagini festosamente allegre, scattate e pubblicate ieri ( Mercoledì delle Ceneri) durante l'Udienza Generale Papale in Piazza San Pietro, da chi ne aveva canonicamente diritto.
Abbiamo posto la mattutina "censura" alle immagini festosamente allegre, scattate e pubblicate ieri ( Mercoledì delle Ceneri) durante l'Udienza Generale Papale in Piazza San Pietro, da chi ne aveva canonicamente diritto.
Nonostante la santa ricorrenza del Mercoledì delle Ceneri, giornata di digiuno e di sana austerità, la spensierata allegria iper-popolare attorno al Successore di Pietro non si è fermata subissando le "parole" che le due fontane della piazza, a ritmi irregolari, sussurrano direttamente al cuore dei fedeli quando la piazza è silenziosa ...
Abbiamo dovuto aspettare pazientemente il pomeriggio del Mercoledì delle Ceneri per ricevere l'atteso "segnale" romano che la Quaresima era arrivata : le immagini penitenziali del Papa ieratico , austero, spaesato e disorientato ( quando celebra sembra essere sempre così ...) durante la processione penitenziale che partendo da Sant'Anselmo s'è conclusa nella Basilica di Santa Sabina dove il Santo Padre ha celebrato la Santa Messa con la benedizione e imposizione delle Sacre Ceneri, ci ha fatto finalmente dimenticare le immagini festose, un po' carnascialesce, del mattino che, per un attimo, ci aveva fatto pensare che anche a Roma fosse stato adottato il calendario ambrosiano ...
La faticosa vicenda lavorativa di due nostri amici romani ci ha riportato alla realtà : essi, grazie alle Udienze Generali del Mercoledì, riescono a pagare puntualmente un pesante mutuo bancario... vige indisturbato per tutti l'antico adagio: " prima mangiare poi filosofare" .
Come farebbero i nostri amici romani, impelagati col mutuo , se, seguendo l'esempio di Paolo VI, di San Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, l'Udienza Generale fosse sospesa nel Mercoledì delle Ceneri ?
Quindi lasciamo alla prima feria di Quaresima le riflessioni che si convengono in questo "tempo forte".
"silenzio e contemplazione hanno uno scopo: servono per conservare, nella dispersione della vita quotidiana, una permanente unione con Dio. Questo è lo scopo: che nella nostra anima sia sempre presente l'unione con Dio e trasformi tutto il nostro essere. Silenzio e contemplazione - caratteristica di san Bruno - servono per poter trovare nella dispersione di ogni giorno questa profonda, continua, unione con Dio.
Silenzio e contemplazione: la bella vocazione del teologo è parlare. Questa è la sua missione: nella loquacità del nostro tempo, e di altri tempi, nell’inflazione delle parole, rendere presenti le parole essenziali.
Nelle parole rendere presente la Parola, la Parola che viene da Dio, la Parola che è Dio" Benedetto XVI , 6 ottobre 2006.
Silenzio e contemplazione: la bella vocazione del teologo è parlare. Questa è la sua missione: nella loquacità del nostro tempo, e di altri tempi, nell’inflazione delle parole, rendere presenti le parole essenziali.
Nelle parole rendere presente la Parola, la Parola che viene da Dio, la Parola che è Dio" Benedetto XVI , 6 ottobre 2006.