sabato 14 febbraio 2015

Vocazioni a picco in Bolivia ( come nel resto della Chiesa Cattolica)


Non sono voluto andare al Concistoro pubblico odierno nella Basilica di San Pietro per la creazione dei nuovi Cardinali.
Non sono stato l'unico.
Di fronte all' improssionante calo dei fedeli, persino in Provincia,  alla colata a picco delle vocazioni ( religiose e sacerdotali) e ai sempre più frequenti silenti massacri dei Cristiani, laici e Conscrati,  le scarne Liturgie Papali pupulisticamente ribattezzate dai mass media (anche cattolici) rimangono indigeste.
Velociter currit ad finem” anche se, come cattolici, confidiamo nell'opera purificatrice che lo Spirito Santo imprimerà alla moribonda Chiesa assiedata da quei Chierici che vogliono solo delle "soluzioni" umane somministrando ai Fedeli assiedati dei  cocktails micidiali per la Fede al posto delle medicine.
Quando leggiamo frasi come questa : " Camminiamo come Chiesa verso un rinnovamento profondo e globale. Per questo rinnovamento sia sinceramente cattolica, che deve comprendere tutte le dimensioni storiche della Chiesa" percercepiamo "a pelle" che quei Chierici, che ora vanno tanto di moda, stanno guidando i fedeli verso il precipizio della perdita della Fede.
Ho più volte scritto che mi piace rileggere le Omelie del Beato Paolo VI di altissimo valore teologico ed umano.
Come non ricordare in questo tremendo periodo storico per la Chiesa quel che Papa Montini ebbe ad evidenziare poco prima la sua dipartita:«C'è un grande turbamento in questo momento nel mondo della Chiesa, e ciò che è in questione è la fede. Capita ora che mi ripeta la frase oscura di Gesù nel Vangelo di san Luca: "Quando il Figlio dell'Uomo ritornerà, troverà ancora la fede sulla Terra?".  Capita che escano dei libri in cui la fede è in ritirata su punti importanti, che gli episcopati tacciano, che non si trovino strani questi libri.  Questo, secondo me, è strano. 
Rileggo talvolta il Vangelo della fine dei tempi e constato che in questo momento emergono alcuni segni di questa fine. Siamo prossimi alla fine?  Questo non lo sapremo mai. 
Occorre tenersi sempre pronti, ma tutto può durare ancora molto a lungo.  Ciò che mi colpisce, quando considero il mondo cattolico, è che all'interno del cattolicesimo sembra talvolta predominare un pensiero di tipo non cattolico, e può avvenire che questo pensiero non cattolico all'interno del cattolicesimo diventi domani il più forte. Ma esso non rappresenterà mai il pensiero della Chiesa. Bisogna che sussista un piccolo gregge, per quanto piccolo esso sia». (8 settembre 1977)
Preghiamo per la Chiesa, il Papa , i Consacrati e le Consacrate.


FRANA LA CHIESA IN AMERICA LATINA. 
IN BOLIVIA RELIGIOSI A PICCO E SACERDOTI DIMEZZATI NEI PROSSIMI 20 ANNI

In vent’anni i sacerdoti diocesani in Bolivia – Paese di 9 milioni di abitanti, di cui 8 milioni cattolici - passeranno da 900 a 500. 
Meno di quelli che, per dire, hanno diocesi come Vicenza o Padova. 
A rendere nota questa previsione è stato l’arcivescovado di Cochabamba.

Se fino a un paio di decadi fa i seminaristi nel Paese erano circa una ventina all’anno, negli ultimi cinque anni sono stati in media 4. Se 10 anni fa si contavano 150 congregazioni religiose femminili attive nel Paese, da allora 50 hanno chiuso i battenti per mancanza di vocazioni. Non va meglio per i religiosi maschi: 20 anni fa gli ordini o le congregazioni erano 50, mentre oggi sono 20.

Della crisi profonda che attraversa la Chiesa latinoamericana si occupa in un articolo Riccardo Cascioli, sul numero in uscita del Timone.
da «Il Sismografo» (in spagnolo)