Il Prof. Umberto Veronesi ha dimostrato, a differenza dei Chierici , un ispirato " sentire cum Ecclesia".
Perchè debbo leggere da una penna laica quel che dovrebbero scrivere ( e non lo hanno fatto ne' lo faranno ) Vescovi e Sacerdoti ?
Andrea Carradori
"Pur con grande stima per Benedetto XVI, trovo la sua decisione
inopportuna e non sono d'accordo sull'opinione di maggioranza che ne
fa un gesto moderno".
Lo afferma l'oncologo Umberto Veronesi
che, in un intervento pubblicato sul quotidiano online The Huffington
Post, afferma di non "applaudire alla rinuncia di Benedetto XVI:
la considero l'inizio di una 'secolarizzazione' che forse porterà la
Chiesa più vicina alla gente, ma anche più vicina al pericolo di
perdere la propria identità".
"I Papi non
possono abdicare e non possono nemmeno presentare le dimissioni.
Infatti le dimissioni si presentano a qualcuno, e l'iter prevede che
vengano accettate o respinte.
Invece il codice canonico, nel prendere
in esame la possibilità di una rinuncia, precisa che non se ne
contempla un'accettazione.
La 'rinuncia' di un Papa resta un fatto
in sé, insindacabile e intangibile ".
"E' stato detto che le
dimissioni del Papa sono un "evento storico ed infatti lo sono.
Ma non è di questo che ha bisogno la
Chiesa, perché la storicizzazione della religione la trasforma da un
grande 'valore' ad una serie di 'fatti'".
Dunque, il gesto del
Papa, secondo l'oncologo, "rafforza la secolarizzazione della
fede che, come laico, vedo con piacere, ma non è un buon servizio
per chi vede nella religione la grande forza metafisica della
trascendenza".
Ci sono due modi di vedere la
Chiesa cattolica: il primo è quello di una comunità ecclesiale che
permane nei secoli, con i suoi riti e i suoi Pontefici.
E' una imago
mundi.
Il secondo è invece la Chiesa come imago coeli, un'immagine
del Cielo che è mistica proiezione terrena della Fede e in
questa visione, soltanto Dio può 'dimettere' il suo servo".