Papa Benedetto XVI ha avuto indubbiamente la possibilità di risolvere la dolorosa “questione” della Fraternità Sacerdotale San Pio X rendendo così giustizia, davanti a Dio e agli uomini, ad una Comunità duramente provata e regolarmente insultata da decenni a motivo della propria fedeltà al Magistero perenne della Chiesa.
Non l’ha potuto fare.
E' stata così mantenuta una frattura, nata male e curata peggio soprattutto negli ultimi mesi quando la posizione del Papa, certamente influenzato dai nemici interni ed esterni alla Chiesa, si è improvvisamente irrigidita.
Chi davvero desidera che i cosiddetti lefebvriani ritornino e magari siano inseriti nella propria Diocesi o nella propria parrocchia ?
Pochissimi ( quasi nessuno ) anche perché in pochi conoscono ( o riconoscono ) lo slancio perennemente missionario che la Fraternità imprime nei luoghi dove opera a solo vantaggio della Dottrina Cattolica.
I cosiddetti lefebvriani sono guardati con sospetto perché la loro immagine è stata infangata dai potentati mediatici, protagonisti ormai della scena ecclesiale, ma anche dagli stessi fan della Fraternità assai più pericolosi dei mass media :
“ … attaccano il Papa ogni volta che aprono bocca per la soddisfazione di modernisti e dei massoni che grazie a loro non corrono pericolo di vedere la tradizione liturgica ritornare in auge a breve termine.
A volte si ha la sensazione che Melloni & C. li pagano per spararne una delle loro “.
Qualche anno fa invece un Sacerdote della mia zona è ritornato entusiasta e rigenerato dopo essere stato alcuni giorni ospite nel Seminario della Fraternità San Pio X !
Era andato per conoscere il Seminario dove era entrato un suo brillante parrocchiano ( ora Prete ) .
Conoscere per apprezzare o per condannare : esattamente quello che ha fatto quel bravo Parroco !
Era andato per conoscere il Seminario dove era entrato un suo brillante parrocchiano ( ora Prete ) .
Conoscere per apprezzare o per condannare : esattamente quello che ha fatto quel bravo Parroco !
I Vescovi invece, così diligenti nel recarsi a Taizè o in altri luoghi ecumenicamente “alla moda”, non hanno dimostrato alcun tipo di acutezza spirituale e pastorale recandosi a pregare anche una sola volta ad Econe almeno per rendersi conto di cosa sono e cosa fanno veramente quegli extraterrestri in talare …
Certo !
La frequentazione anche per pochi minuti di quella spelonca maledetta rovinerebbe per sempre l’immagine di un Vescovo o di un Cardinale e la sua carriera curiale e mondana sarebbe distrutta per sempre.
Ce lo immaginiamo il Vescovo xxxx citato in giudizio dai giornali e dalle TV, senza possibilità d’appello e senza neppure un avvocato difensore, per aver fatto visita ai fratelli nel Sacerdozio della Fraternità ?
Sarebbe trattato, specie dai cattolici "adulti", peggio di un ladro o di uno stupratore !
La diffidenza e le critiche reciproche potranno essere frantumate solo dalla conoscenza reciproca : i lefebvriani , scendendo dalla fragile cattedra da “primi della classe”, potranno constatare che non tutto quello che viene insegnato nelle parrocchie o nelle diocesi è eretico, modernista o blasfemo mentre gli altri cattolici avranno modo di apprezzare ( e di amare ) lo stile autenticamente sacerdotale dei membri della FSSPX dissolvendo così ogni accusa di essere collusi con movimenti politicamente estremisti …
La mancata “riconciliazione” della Fraternità San Pio X con la Curia Romana è dunque un vulnus per tutta la Chiesa : Benedetto XVI e del Vescovo Mons. Bernard Fellay ne risponderanno davanti a Dio !
Certamente noi dobbiamo ricordarci : “ Chi non è in comunione col Papa non è cattolico.
I lefebvriani non sono in piena comunione col Papa, anzi, nonostante gli enormi passi che il nostro amato Santo Padre ha fatto verso di loro (nessuno è stato trattato meglio di così), loro continuano con le loro smanie di protagonismo.
Il lefebvrismo non è che un luteranesimo spostato sui testi del Magistero: sola Scriptura.
Del resto la contraddizione di chi parla di “caso estremo” è che in tal caso si sarebbe sbagliato Gesù Cristo nel dire a Pietro e ai suoi discendenti “a te darò le chiavi del Regno dei Cieli” e “tu sei Pietro e su questa pietra fonderò la mia Chiesa”.
Quindi il caso estremo diventa: se lo Spirito Santo e Gesù Cristo non sono d’accordo, chi bisogna seguire ? “
Intanto giustamente ci ricordano che : “ La FSSPX non è – ancora - nella barca di Pietro, ma segue in una scialuppa, mentre l'equipaggio di ammutinati gozzoviglia beato a bordo.
Ma Gesù non ha costruito scialuppe e nemmeno salvagenti, perchè extra ecclesiam nulla salus...chi è fuori annega, quindi a che pro zattere o altri ammeniccoli sul quale annaspare?
Avrebbero dovuto tornare agguerriti in quel piccolo spiraglio... ( costituito dal Pontificato del mite Benedetto XVI N.d.R.). Ora ci sarà un Conclave sulla Barca e loro nemmeno ci saranno!
La Barca in mano ai pirati.
E loro dove sono, spariti.
Ma pensano che agire così, fare i quietisti nella bruma marina, sia meritorio? Senza parole! “
La Barca in mano ai pirati.
E loro dove sono, spariti.
Ma pensano che agire così, fare i quietisti nella bruma marina, sia meritorio? Senza parole! “
In questi momenti perigliosi per la vera Fede Cattolica è necessario mantenere il deposito dottrinale integro e puro.
Forse l’immagine e la struttura della nostra Santa Madre Chiesa, che amiamo più di noi stessi, dovrà subire ulteriori cambiamenti e sarà ancor più sfigurata come lo fu il Volto del nostro Divin Redentore durante la Sua Passione.
E’ indispensabile per questo estendere le nostre preghiere anche ( etiam ) per S.E.R. Mons. Bernard Fellay, Superiore Generale della Fraternità e per i Suoi Confratelli nell’Episcopato che assicurano, mediante la Successione Apostolica, il futuro della Fraternità San Pio X per la salute dei fedeli che sempre più numerosi vi si accosteranno per trovare la “ verità tutta intera ” .
Andrea Carradori