Dal blog Messainlatino copio un intervento ( firmato) che è un inno al “sentire cum Ecclesia”.
Avrei voluto mantenere il nome e il cognome di quel bravo fedele ma, mancando la sua autorizzazione, per ora lo siglo soltanto.
Cari amici,
voglio raccontare la mia esperienza con i Francescani dell'Immacolata, che purtroppo ho conosciuto da poco.
Erano anni che desideravo partecipare ad una messa celebrata con la giusta devozione. Ero talmente sconfortato dal modo di celebrare di molti parroci che stavo meditando di partecipare alla messa Ortodossa. Poi, casualmente sono entrato in una chiesa vicino a dove lavoro, la chiesa di Ognissanti a Firenze.
C'era in corso la messa feriale, subito noto un'assenza: il tavolo-altare. Il celebrante usava il "vecchio" altare dando le spalle al popolo. La cerimonia, versione post-conciliare, nonostante i pochi presenti era molto curata: una suora cantava inni e preghiere con una voce stupenda suonando l'organo, il "chierichetto", stava devotamente in ginocchio su gradini dell'altare.
Sorpresa ancor più grande uscendo: domenica ore 12 e tutte le mattine alle 8, messa in latino. Incredulo ho chiesto ad un frate se si trattasse proprio del Vetus Ordo. Mi ha detto di sì, ma solo fino al 12 agosto... putroppo non potevo ancora sapere.
La domenica successiva, mi reco alla messa delle 12. Anche in questo caso, nonostante l'afa e i pochi fedeli, una messa stupenda, soavemente cantata... Erano anni che desideravo partecipare ad una messa Vetus Ordo e ce l'avevo a due passi da dove lavoro! La cosa che più mi ha colpito è stata la devozione con cui veniva celebrato il rito. Inoltre, i pochi (ma non pochissimi) fedeli partecipavano con grande devozione: niente cellulari, niente brusii, molto raccoglimento.
Da quel giorno, compatibilmente con il lavoro, cerco di partecipare alle messe feriali. Ho potuto così assistere sia alle celebrazioni in italiano che con il vecchio rito. Nessuna differenza di attenzione da parte dei celebranti e del popolo. Una volta sono rimasto anche per i Vespri e l'Adorazione Eucaristica: anche in questo caso ho notato una grande devozione ed attenzione... pensate che la suora all'organo, sbagliando una nota ha fatto un gesto di disappunto come se stesse cantando alla Scala... Si vede che aveva ben chiaro per Chi stava cantando quel salmo!
Per quel poco che ho potuto vedere, ho visto un gruppo di frati e suore provenienti da varie parti del mondo (ahimé, nessun italiano) che con semplicità adorano Cristo e servono la Chiesa. Sono molto disponibili, accompagnano i fedeli, si preoccupano di distribuire i libri dei canti e i messali a tutti.
Un sacerdote, è inoltre sempre disponibile per la confessione...
Inoltre, tengono aperta una delle più belle chiese di Firenze per molte ore, permettendo a fedeli e turisti di pregare e visitare. Entrando, subito si percepisce un senso di ordine e di raccoglimento.
Nonostante la loro umiltà, però che maestà nel celebrare! Quindi per mia esperienza, posso affermare che quotidianamente vengono celebrate sia messe con vecchio rito sia con il nuovo. Entrambe con grande attenzione ed impegno... mi pare che sia un grande dono per i fedeli che mi dispiace vada perso. Non ho visto né fretta né svogliatezza nel celebrare il rito latino, dubito che si sia trattata di un'imposizione.
Se potesse servire a qualcosa, sono pronto a testimoniare quello che ho visto in qualunque sede. Anzi, se fosse possibile gradirei avere un recapito per comunicare queste considerazione al Commissario dell'ordine.
E.C.
P.S.
Vorrei concludere questo lungo intervento con una considerazione personale. Credo che l'obbedienza al Santo Padre debba venire prima di tutto. Molti Santi hanno sofferto pene ingiuste (come scordare Padre Pio). Lo stesso San Francesco fu obbediente sempre. Il martirio a volte prende forme strane... ma Dio renderà gloria per i giusti meriti. E come Padre Pio è diventato un grande Santo, così non mancherà la gloria per questo ordine, quando Dio vorrà. Ricordiamo che il capo della Chiesa è Cristo e certo nessuno può opporsi alla sua volontà.
Quello che noi possiamo fare e pregare e dare testimonianza.
Aggiungo solo una mia piccola considerazione .
Ho paura ! So che la Provvidenza Divina prima o poi bacerà uno per uno " li boni frati " ma ho paura per il presente ! Il potere qualunque esso sia, laico o ecclesiastico, quando si accorge di aver fatto un’ingiustizia pur di non mettere in discussione la propria autorità aggiunge altri diabolici ingredienti : la truffa, l'inganno e la frode ! I poveri e boni frati sono INGENUI !!! Cosa potranno UMANAMENTE contro l'inganno, la frode e la truffa ? Per fortuna c’è la forza della preghiera che tutto può !