giovedì 12 novembre 2015

Francescani dell'Immacolata alla gogna sulla via del Calvario

I Vangeli non riportano le espressioni verbali di odio contro Nostro Signore Gesù Cristo  urlate dalla gente quando Egli veniva condotto al Calvario per essere crocifisso.
Gli storici dell'antica Roma non ci hanno tramandato cosa dicessero le urla forsennate degli spettatori  quando i Cristiani venivano messi orribilmente a morte nei circhi.
La Storia non ci dice , per fortuna, quali furono le orribili frasi scagliate dai protestanti contro i 19 sacerdoti e religiosi martirizzati a Gorcum in Olanda o dai "fraterni" giacobini, rivoluzionari francesi, quando passava carro che portava le Monache Carmelitane alla democratica ghigliottina : all'epoca non esistevano mezzi di riproduzione video e sonora.
Ora abbiamo però un modo per sentire quelle grida infernali che venivano scagliate contro i Santi Martiri : basta leggere quelli che da due anni, e particolarmente in questi giorni, vengono vomitati incessantemente contro i Frati e le Suore Francescani dell'Immacolata.
Condannati, senza possibilità d' appello o di replica, dal tribunale del mondo e , senza un capo d'accusa specifico, anche da una NON-sentenza vaticana,  ancor più distruttiva.
Non sarebbe la prima volta, ne' sarà l'ultima, in cui una NON-sentenza vaticana condanna un ordine religioso per poi... rimangiarsi tutto.. trovando un capro espiatorio su cui addossare tutte le responsabilità...
Diamo tempo al tempo ...

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Ieri, festa di San Martino di Tours, leggendo i "commenti" posti sotto una foto-notizia di Padre Stefano Maria Manelli in un importante social network abbiamo compreso che il Padre  ha già ricevuto il tenero abbraccio sorridente del Signore che lo ha associato a Se' nella persecuzione più dura ed infida : intra ed extra Ecclesia !
Tutti contro di lui !
Non è obbligatorio condividere lo stile di vita religioso proposto in primis attraverso la sua sofferente persona da questo anziano Padre.
Non è obbligatorio apprezzare la sua rigida spiritualità.

NON SI PUO' tuttavia in alcun modo in nome dell'humanitas e del Verbo cristiano condannare spietatamente un uomo in base al linciaggio giornalistico e televisivo che ha ricevuto da tutti i mass media!
Diamo tempo al tempo per sapere tutta la verità ...

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Su queste iper-papaline pagine del blog abbiamo sempre seguito i suggerimenti dei vecchi preti che ci hanno esortato a prendere cautamente le distanze dalle beghe interne degli Ordini religiosi " quando si apre la porta del convento non si sa cosa si trova...".
Più volte abbiamo fatto nostre alcune osservazioni su quell'Ordine.
Ne ricordiamo alcune :
- l'inutilità anacronistica delle   critiche nei confronti del Concilio Vaticano II;
- la follia di non far frequentare ai novizi e ai frati le Università Teologiche Pontificie dell'Urbe creando una facoltà teologica propria;
- l'attaccamento alle forme di severità conventuali , come se la rigidezza dell forme di un tempo fosse foriera di santità; 
- l'eccessivo distacco dal denaro e anche dalle elementari forme di dignitosa sussistenza corporale ( il riscaldamento, il buon cibo che può allietare la tavola e la persona  ecc ecc)
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Non è obbligatorio concordare sul metodo di condurre un'esperienza comunitaria conventuale  legata alle forme più arcaiche delle origini francescane :   particolari marginali che le competenti Autorità vaticane avrebbero potuto correggere facilmente facendo leva sullo  spirito d' assoluta obbedienza che ha sempre caratterizzato l'Ordine.
Le cose poi sono andate a finire diversamente, come purtroppo abbiamo visto.
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Ritornando ai commenti sulla pagina dell'importante social network ci sembra di udire le grida infernali della folla che nella Via Crucis, percorsa da tutti i Martiri della Fede, seguiva Gesù per insultarlo.

Tu sei benedetto Padre Stefano Maria Manelli perchè hai avuto il divino privilegio di essere simile all'Uomo dei Dolori : Cristo Signore !


Cristo patì per voi per darvi l'esempio, perché ne seguiate le orme (1 Pt 2, 21).

La seconda Persona della Ss.ma Trinità, incarnatasi, poté soddisfare a nome di tutti gli uomini l'infinito oltraggio recato a Dio Padre col peccato di Adamo (e tutti i peccati con esso), con un'infinita riparazione: infinita perché solo Dio poteva riparare l'offesa fatta a Dio da Adamo, capo dell'umanità.

Unirsi a Cristo sofferente per espiare le colpe proprie e del prossimo, ossia prendere la propria croce e seguire il Signore, è la sola condizione per poi poter godere con Lui l'eterna beatitudine in cielo.


Cliccando QUI il video di una trasmissione RAI UNO di ieri 11 novembre 2015
dal MINUTO Da 01:22:48