giovedì 22 settembre 2011

LA CULTURA NON PUO’ SALVARE L’UOMO


Giorni fa in una radio locale, notoriamente di sinistra, il direttore lesse la lettera di una signora la quale esprimeva tutta la sua indignazione per la classe politica in generale, sottintendendo però un puro disprezzo per i signori al governo. Esprimeva inoltre l'augurio che per poter essere salvati da questo “tsunami berlusconiano”, sarebbe dovuta ritornare la vera Cultura (immagino con la C maiuscola, quella di sinistra…). E’ indubitabile che il tipo di cultura a cui la signora si riferiva (forse lei non lo sa) è quella nata con la Modernità, espressa da quell'Illuminismo giacobino che via via ha rifiutato il Dio di Cristo ponendo sull'altare della divinità surrogati come la Ragione, la Scienza, la Tecnica, la Nazione, il Partito, la Classe Operaia, la Politica ecc ecc, generando all'inizio il giustizialismo giacobino con il taglio di centinaia di migliaia di teste, con il genocidio di Vandea, il primo nella storia dell’umanità, (alla faccia delle categorie di libertà, uguaglianza e fraternità 250.000 persone furono trucidate, vecchi donne e bambini affogati nella Loira, sol perchè volevano rimanere fedeli al papa e al re), con il massacro poi di cinque milioni di giovani sui campi di battaglia napoleonici per esportare il verbo giacobino (su cinquanta milioni di abitanti dell'Europa del tempo), tanto che molte ragazze da marito restarono zitelle. Poi questa Modernità ci ha trascinati tramite i nazionalismi (sconosciuti nel medioevo cristiano) al disastro della prima guerra mondiale. L'avvento dei totalitarismi atei e pagani marxisti e nazi-fascisti e lo scoppio della seconda guerra mondiale, posero fine a quello che veniva chiamato il “pensiero forte” delle ideologie, a cui segui il cosiddetto “pensiero debole” (Vattimo) o che dir si voglia Post-modernità, quella che viviamo oggi. Il via a quest’ultima fu dato dalla rivoluzione sessantottina che parti come marxista e che nel prosieguo si rivelò libertina: quella del “vietato vietare”, della libertà sessuale, della libertà di drogarsi, del crollo delle gerarchie, quella che ha portato le società occidentali ad accogliere a livello di massa il verbo illuminista, che di fatto ha prodotto la secolarizzazione, la scristianizzazione e la decadenza dell’Occidente. Oggi impera il nichilismo (caduta dei valori), la dittatura del relativismo (non esiste più la verità, tutto è uguale a tutto), “il pensiero unico” (che ingiunge di conformarsi alla maggioranza altrimenti si va incontro alla scomunica sociale) e quindi al “politicamente corretto”. (a questo riguardo faccio notare che se un cattolico non è politicamente scorretto, non è cattolico, tutt’al più è un “cattolico adulto”…) Sottoprodotti del Nichilismo sono il Consumismo (ogni cosa ha un prezzo), l'Edonismo (la ricerca spasmodica del piacere), la richiesta di sempre maggiori libertà e diritti, contrapposto al rifiuto dei doveri, fino ad arrivare all’ultimo stadio oltre il quale penso sia impossibile andare: la "libertà di fare il male" che va sotto il nome di: "filosofia del boudoir" postulata duecento anni fa dal più grande libertino della storia, che visse più in galera che fuori per i suoi delitti sessuali: il marchese De Sade. De Sade invitava i francesi, che per portare a termine la Rivoluzione del 1789 e ottenere la vera e totale libertà, bisognava abrogare le leggi contro la calunnia, il furto, l'omicidio, l'aborto, l'infanticidio, lo stupro, l'incesto, la pedofilia ecc ecc. Ebbene non mi pare oggi si sia tanto lontani di fatto da questa filosofia. Emblematico di questa situazione mi pare sia l'aborto. Fino all'avvento della Modernità le leggi degli Stati hanno sempre rispettato la "legge naturale" quella che noi tutti custodiamo nel nostro intimo che ci raccomanda di fare il bene e di evitare il male, che non è altro che i Comandamenti del non uccidere, non rubare, non calunniare, non desiderare la roba d'altri e la donna o l'uomo d'altri ecc.ecc. Una norma diventava legge solo se rispettava la legge naturale e questo si è verificato sempre fino al diciannovesimo secolo. Con l’avvento del Comunismo ateo, che per primo legalizzò l’aborto nel 1918, anche la legge naturale venne disattesa. il Nazismo lo legalizzò nel 1933 e poi via via le democrazie liberali d'Occidente lo fecero negli anni '60 e '70. Queste ideologie liberali, marxiste, naziste, guarda caso, sono i figli naturali e i bastardi di quella Modernità nata con l'Illuminismo che rifiutò con Voltaire e Rousseau il Dio si Cristo. Oggi l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ci rende edotti che in quarant’anni di aborto legalizzato sono stati eliminati (e questo per difetto) un miliardo di feti, un quinto dell’umanità !!! Se si ricorda bene, la legge sull’aborto nacque come fatto drammatico a cui bisognava ricorrere solo per oggettivo pericolo della vita della donna, per casi di violenza e di incesto. Oggi invece dalle nuove generazioni e non solo (UE, ONU), la si percepisce come un diritto (giusto perchè la legge fa cultura). Il diritto di uccidere !!! come appunto il marchese DeSade auspicava due secoli fa. Oggi l’aborto è divenuto un fatto banale, quasi come prendere un aspirina e in moltissimi casi (più di quanti si creda) è scaduto ad anticoncezionale. E’ inutile dire che una società come questa non ha futuro, è una società che corre verso la propria auto-distruzione. Questo penso lo capiscano tutti, anche quelli che pontificano sui mass-media contro la Chiesa e i cristiani, e tutta quella classe intellettuale che informa (male) la nostra società. Dal momento che non vedono vie di uscita a questa situazione disastrosa (che loro stessi in 3-4 secoli hanno determinato combattendo il Cristianesimo) e non osando riproporre una nuova ideologia a cui nessuno crederebbe più, di fatto ci suggeriscono di rassegnarci di vivere, cercando di non esagerare, nel miglior mondo possibile, cioè questo (per loro), dove la caduta dei valori ci porta a constatare un giorno si e l’altro pure figli che ammazzano i genitori per rubare loro i soldi, padri che stuprano le proprie figlie, pornografia infantile incontrollata, omicidi da divorzio, tossicomania e conseguenti malattie psicotiche, suicidi di giovani ecc ecc. Mai però che lorsignori ammettessero che i valori caduti sono cristiani ! Al contrario, in questo grande baillame ci raccomandano di non tornare indietro (dove indietro sta per Cattolicesimo), ma di seguire sempre il “progresso” parola magica che ci imporrà l’eutanasia, il matrimonio omo e relativa adozione, la diagnosi pre-impianto proibita per ora in Italia, ma permessa in Francia dove di fatto e da tempo si fa la selzione della razza, tanto che Didier Sicard noto scienziato francese, presidente del “Comité consultatif national d'éthique” dette le dimissioni per protesta da detto comitato. Infatti non si vede dove sia la differenza tra questa diagnosi pre-impianto e quella che operavano i criminali nazisti per la purezza della razza. Sarebbe auspicabile da parte di diverse nazioni europee che smettessero di celebrare ogni anno i “giorni della memoria”… perché è una grande ipocrisia. Ci vantiamo di aver fatto approvare dall’Onu la moratoria sulla pena di morte per alcuni criminali che la meriterebbero e poi giriamo la testa dall’altra parte per il miliardo di feti (gli esseri umani più indifesi che esistano, gli innocenti per eccellenza) che gettiamo nella spazzatura ! questa è schizofrenia ! Per arrivare poi alle dementi proposte del nostro guru nazionale nonché ex ministro della Repubblica prof.Veronesi dove nel suo ultimo libro con l’assenso del noto filosofo Giorello, suo degno compare, si chiede: - perché proibire ad una bella donna intelligente che vuole un figlio e che odia gli uomini clonare se stessa ? - dov’è il senso che per avere un figlio ci vogliano sempre e comunque un maschio ed una femmina ? Giungendo a dire che in nome della scienza e del progresso, della libertà vorrebbe figli in provetta, figli clonati, ermafroditi. Vorrebbe una società senza l’amore tra uomo e donna. Secondo lui nascerebbe una società felice, in cui ognuno vivrebbe “quell’ansia di bisessualità” che è profondamente radicata in noi e avremo davanti il “paradiso terrestre”. Da un uomo come questo io non mi farei curare nemmeno il cancro ! che sarebbe poi in definitiva la sua vera specialità (specialità in cui sarebbe auspicabile che rimanesse per evitare di dire ancora altre sciocchezze…). Tutto questo va sotto il nome di “rivoluzione antropologica” di cui non molti oggi hanno percezione e cioè il definitivo tentativo, iniziato tre e più secoli fa, di farla finita con il Cristianesimo e con Cristo, farla finita con il sentimento (cristiano) di compassione e di aiuto agli ultimi, per portarci alla più completa disumanizzazione di tipo tecno-scientifico. Per cui me ne frego di problemi di piccolo cabotaggio della politica italiana, che per quella signora, di cui all’inizio, invece sono della massima importanza, quando bollono in pentola, a livello mondiale, problemi incommensurabilmente più gravi quali ho descritto, che porteranno l’umanità a stretto giro ad un redde-rationem inevitabile. E’ sciocco e superficiale, come fanno tanti cattolici adulti, affermare che il credente debba permettere certe leggi salvo poi non usufruirne per dare nuovi diritti e nuove libertà ai non-credenti. Credo fermamente invece a quello che dice Papa Benedetto, che ”una concezione della libertà, che voglia considerare come liberazione soltanto la dissoluzione sempre più ampia delle norme e l'ampliamento continuo delle libertà individuali fino alla totale liberazione da ogni ordinamento, è falsa. Le libertà, se non intendono portare alla menzogna e all’autodistruzione, debbono orientarsi alla verità, ossia a ciò che veramente noi siamo e corrispondere al nostro essere” (legge naturale). Ergo, noi cattolici abbiamo tutti i diritti a contrastare questa cultura che propone leggi devastanti, per salvare il futuro dei nostri figli ! In parole povere, politicamente parlando, preferisco il pluridivorziato premier attuale, persona senza dubbio libertina, (capo di una destra poco acculturata e per certi versi addirittura becera ignorante) che però nei suoi programmi non propone derive eugenetiche ed affini, ad un cattolico (adulto) osservante, fedele alla moglie ma che poi nei suoi programmi dà cittadinanza a proposte di leggi devastanti. Infine farei presente a quella signora che nessun tipo di cultura potrà salvarci e men che meno quella illuminista, di cui constatiamo gli ultimi esiti disastrosi. La signora dovrebbe far tesoro del fallimento totale della sua ideologia, la quale addirittura avrebbe voluto redimere l’uomo, perchè di redentori a questo mondo ne è esistito uno solo: Gesù Cristo. Quando l’uomo vuol fare il lavoro di Dio (la Redenzione) non procura il Paradiso terrestre, ma giusto l’Inferno, come la storia degli ultimi due secoli ha ampiamente dimostrato. Ciò non fa altro che avvalorare la Scrittura: Nisi Dominus aedificavit domum in vanum laboraverunt qui aedificant eam.
F.V.