venerdì 14 giugno 2013

I " nuovi " tradizionalisti guardano solo alla Croce ! Il " mea culpa" .

La lodata saggezza femminile (nel nostro caso un'apprezzata concertista, ovviamente di musica classica) fa da introduzione ( quale migliore "introduzione" ?)  ad un articolo che Cordialiter ha voluto dedicare ancora una volta alle “nuove generazioni” dei fedeli legati alla Tradizione della Chiesa.
Raccolgo e faccio mio, attraverso un profondo e contrito " MEA CULPA" , quanto Cordialiter ha raccolto per la nostra riflessione.
Andrea Carradori

“ L' antica messa è stata spogliata più o meno volutamente di passi e preghiere forse oggi più che mai, necessarie. 
Forse sarebbe bastata la traduzione in lingua italiana: ed invece c'è stata una spoliazione forse volontaria o architettata, che ha impoverito il rito.
Inoltre, a me personalmente, che sono una musicista attiva ed amo la cultura e lo studio della Storia e delle nostre radici che affondano nel passato, amo studiare, ascoltare ed eseguire le composizioni sacre antiche: ad esempio, sapevi che le composizioni per organo di Bach sono a disegno trinitario: quando ero ragazzina mi salvò la Fede un ascolto della Dorica di Bach. 
Sentii la potenza della Trinità. 
A me e a chi è musicista professionista, le chitarre del RnS (al quale faccio parte) non dicono nulla...
Per tal motivo, chi ama la cultura e NON VUOLE PERDERE LE RADICI di questa nostra GRANDE cultura, deve in qualche modo, SALVAGUARDARE senza dimenticare, un rito che ci ha seguito per secoli e ha costruito innumerevoli Santi. 
Perchè la nostra generazione non è la migliore in assoluto di quelle passate, che possiamo in tutti i settori, stravolgere ciò che sempre è stato, perchè anche noi abbiamo bisogno di quelle preghiere e passi nella Messa dei quali è stata impoverita. 
Si distrugge l'antico per inventare il "povero".
Un esempio? 
Le città italiane sono state massacrate dalla bruttura dell'edilizia anni 60 (era del concilio V2) peggio che se fossero state bombardate (vedere Porto san Giorgio, ex cittadina in totale stile liberty, ora rasa al suolo per palazzi cubici, spogli ed anonimi), l'arte moderna? 
Uno scempio di teschi e morte (abito a Venezia e sopporto la Biennale) e via dicendo. 
Stiamo distruggendo il Valore e la Preziosità,che fanno il "bello" per chi non è artista e dunque viene attratto inspiegabilmente, il quale è frutto faticoso di secoli di generazioni passate, per sostituire con il "povero" (perchè incapaci) anche le “tonache” delle suore, dopo il concilio, impoverite dai rosari e a volte dal velo (e con risultati deprimenti) e dalla tonaca stessa, o sostituite da divise-grembiulini corti e stretti, che fanno ben vedere le pancie e le vite allargate dalla menopausa e gambe con calze a 40 denari (orripilanti) e scarpe da pantaloni su gambe di anziane.....
Mentre i giovani corrono nelle nuove comunità con vesti lunghe, scapolari e veli (forse anche esagerati), lasciando vuoti o alle vocazioni di missioni le congregazioni adattate troppo alle "novità"
I seminari? Dopo il concilio, deserti. 
Per questo si tenta di provare la strada di quando le cose filavano meglio, anche se papa Francesco dice che non bisogna tornare al passato, ma andare avanti bene nel nuovo... (ma ci dicesse lui come....) ”

***
In passato pensavo che i migliori alleati dei modernisti fossero i massoni e i comunisti. Oggi invece penso che siano altri personaggi a cooperare indirettamente a frenare l'inesorabile avanzata del movimento tradizionale. A tal proposito pubblico la lettera di un gentile lettore e la mia risposta.

Ho avuto la grazia di partecipare ad una celebrazione domenicale nell’antico rito romano in un noto Santuario poco distante dalla mia Regione. I miei occhi, ancora assonnati, han visto tanti giovani devotamente inginocchiati nei banchi … Guardando meglio mi son chiesto “ Sogno o son desto? Ma qualcuno ne conosco".

Difatti ho detto loro : “ Come mai voi state qua? ” Essi mi hanno spiegato che quasi abitualmente partecipano a quella messa domenicale organizzandosi con due pulmini …

Allora ho detto loro : “ Ma anche nelle Marche ci sono alcune celebrazioni curate e regolari con questa Liturgia. Perché non ci aiutate ? Siete in tanti … “

Ma loro mi hanno risposto : “ La Messa tridentina sì, ma i gruppi tradizionalisti no ! 

Le loro parole scritte nei siti tradizionalisti sconfessano la santità del rito che vorrebbero difendere. Noi stiamo bene qui. “
Cosa ne pensi tu ?

Aff.mo
(lettera firmata)


Carissimo in Cristo,
purtroppo, anche io ho notato che tra i tradizionalisti ci sono alcune frange estremiste che col loro comportamento procurano un sacco di guai al movimento tradizionale, frenandone l'avanzata.
Non è coi discorsi cripto-sedevacantisti che si riportano le anime a Cristo.
Ti faccio un esempio concreto.
Tutti noi abbiamo l'opzione preferenziale per la Messa in rito romano antico.
Fin qui siamo d'accordo.
Il problema sorge al riguardo dell'atteggiamento che bisogna avere nei confronti del rito moderno promulgato da Paolo VI.
Io penso che sia certamente valido perché la Chiesa non può promulgare un rito invalido (seguito dal 99% dei cattolici), altrimenti non si avvererebbe la promessa di Cristo che le porte degli inferi non prevarranno mai sulla Chiesa.
Dico solamente che il Novus Ordo Missae andrebbe ritoccato in senso tradizionale, ad esempio proibendo la Comunione sulla mano, reintroducendo le antiche preghiere dell'Offertorio, rigirando gli altari “versus Deum” anziché “verso il popolo”, ripristinando la pratica del celebrante di recitare la preghiera eucaristica sottovoce, ripristinando la Comunione in ginocchio alla balaustra, ecc.

Invece i filo-sedevacantisti giungono addirittura a dire che la Messa di Paolo VI è invalida ( sinceramente non so quali siano : non mi è mai capitato di leggere una tale eresia su internet N.d.R.) e quindi in essa non avviene la transustanziazione.
Questa tesi assurda danneggia tutto il movimento tradizionale, perché ingenera tra i vescovi diffidenza nei confronti dei fedeli legati all'antica liturgia ( roba loro ... noi siamo distanti anni luce N.d.R.).
Insomma, con queste tesi estremiste fanno il gioco dei modernisti, i quali possono screditarci e condannarci in blocco all'ostracismo.

Pertanto, dobbiamo moltiplicare i nostri sforzi affinché le tesi dei cripto-sedevacantisti non prendano il sopravvento nel movimento tradizionale.
Inoltre bisogna far capire alle gerarchie ecclesiastiche che quelli che hanno idee estremiste sono solo una piccola minoranza del movimento, mentre la maggioranza è costituita da persone che desiderano di poter vivere in pace l'esperienza della Tradizione, praticando una vita cristiana fervorosa e devota, senza avere interesse per le chiassose e aggressive polemiche degli ambienti estremisti.

Approfitto dell'occasione per porgerti i miei più cordiali e fraterni saluti in Gesù e Maria,