La santità si raggiunge compiendo scrupolosamente la propria missione. Ogni uomo nasce con le capacità proporzionate alla missione a lui affidata e, per tutto il corso della sua vita, l'ambiente e le circostanze, tutto contribuisce a rendergli possibile e facile il conseguimento dello scopo. E in tale conseguimento dello scopo consiste appunto tutta la perfezione dell'uomo; e con quanta maggiore precisione uno realizza il proprio compito, quanto più scrupolosamente compie la propria missione, tanto più è grande e santo agli occhi di Dio ( San Massimiliano M. Kolbe )
«La via verso la santità è aperta a tutti». (SK 1004)
«Per natura l’uomo tende al proprio perfezionamento non soltanto fisico e intellettuale, ma anche morale; perciò nella storia dell’umanità ci incontriamo ovunque in persone che sono considerate superiori non soltanto rispetto alla gente comune, ma anche a individui dotti e queste persone vengono chiamate : santi»….”Falsa è pure l’idea, abbastanza diffusa, che i santi non siano stati simili a noi. Anch’essi erano soggetti alle tentazioni, anch’essi cadevano e si rialzavano, anch’essi si sentivano oppressi dalla tristezza, indeboliti e paralizzati dallo scoraggiamento. Tuttavia, memori delle parole del Salvatore: «Senza di me non potete far nulla” [Gv 15,5], e di quelle di san Paolo: “ Tutto posso in colui che mi dà forza” [Fil 4,13], non confidavano in se stessi, ma, ponendo tutta la loro fiducia in Dio, dopo ogni caduta si umiliavano, si pentivano sinceramente, purificavano l’anima nel sacramento della penitenza e poi si mettevano all’opera con un fervore ancora maggiore”. Allorché s. Scolastica chiese al fratello s. Benedetto che cosa fosse necessario per raggiungere la santità, ottenne questa risposta: «Bisogna volere» ( San Massimiliano M. Kolbe )