“ Addolora vedere come agenzie e blogs rilancino le parole del Papa ai rappresentanti del CLAR.
Perchè si tratterebbe di parole assurde, incomprensibili.
Attendiamo la smentita e il chiarimento della Sala Stampa, visto che a parlare sarebbe il Papa (e non il sacrista di S. Anna).
Le ha dette o non le ha dette?
Se non le ha dette, chi ha partecipato all'incontro (privato), potrebbe passare a vendere aspirapolveri o enciclopedie a fascicoli.
Tanto ha già l'abbigliamento adatto.
Intanto preghiamo per il Santo Padre e per la Chiesa”.
" Non si puo' permettere che al Papa si attribuiscano parole o pensieri contro i fedeli legati al rito tradizionale o a favore di errori e di menefreghismo nei riguardi delle conseguenti azioni della Congregazione. Questo e' gravissimo! Pare che non si siano state smentite. Dire che si tratta di conversazioni private, sminuisce il ruolo del Santo Padre e rischia di rendere superficiali tutte le sue parole.
Attendiamo che la Santa Sede intervenga, e seriamente!
Intanto continuiamo a pregare per il Santo Padre e per la Chiesa " .
Qualcuno potrebbe cortesemente spiegare a P.Lombardi che non esiste :
Papa pubblico -Papa privato- Papa pubblico -Papa privato- Papa pubblico -Papa privato- Papa pubblico -Papa privato- Papa pubblico -Papa privato- Papa pubblico -Papa privato- Papa pubblico -Papa privato- Papa pubblico -Papa privato- Papa pubblico -Papa privato- Papa pubblico -Papa privato- Papa pubblico -Papa privato- Papa pubblico -Papa privato- Papa pubblico -Papa privato- Papa pubblico -Papa privato- Papa pubblico -Papa privato- Papa pubblico -Papa privato- Papa pubblico -Papa privato- Papa pubblico -Papa privato… AD LIBITUM …
... non e' Papa Bergoglio a saper gestire i media. Sono i media che hanno interesse a gestire il personaggio Bergoglio.
E' ormai chiaro che per i media Bergoglio e' "buono" perche' possiede quei tratti caratteriali e linguistici da narrativa di appendice popolare.
Parlare bene di Bergoglio non costa niente perche' la sua figura e' considerata disgiunta dal corpo della Chiesa Cattolica.
Lui e' buono malgrado sia papa, malgrado sia parte della chiesa cattolica, malgrado parli del demonio, malgrado parli in maniera ostile dell'aborto e via dicendo.
All'interno della Chiesa Cattolica, la sua figura e' considerata rivoluzionaria da coloro che stanno sognando dai tempi del concilio vaticano II una chiesa-congregazione in cui il primato di Pietro deve essere sacrificato per ristabilire l'unita' con le comunita' protestanti e per far aderire alla riforma la dottrina cattolica. Bergoglio e' uno per cui al centro c'e' la carne dell'ammalato, del povero e poi tutto il resto.
La figura ideale di papa-missionario (non Papa della Parola) che questi cercavano per abbattere non la curia ma il concetto stesso di Santa Sede, di ministero petrino.
Benedetto era l'esatto contrario.
Era tuttuno con il corpo della Chiesa cattolica: i media lo vedevano come il bersaglio ideale per concentrare e intensificare gli attacchi alla chiesa cattolica. colpendo lui, si colpiva la Chiesa.
All'interno della chiesa, Benedetto era una vera e propria pietra tombale su tutte le aspirazioni di riformatori tardo-protestanti col gagliardetto da conciliarista matricolato. le sue dimissioni, a questi non bastano.
Lo vogliono vedere morto, possibilmente seppellito fuori dalle mure vaticane. non lo tolleravano da vivo, non lo tollereranno da morto. faccio una previsione: la sua figura continuera' ad essere denigrata anche quando non ci sara' piu', come accadde a quel papa che venne diseppellito, messo sotto processo e condannato da cadavere.
Mi chiedo perche' per certe persone sante il Calvario non ha mai fine mentre per altre alla fine c'e' almeno la magra consolazione della gloria degli altari.
Quando a Benedetto sara' concesso l'onore almeno di un "GRAZIE", Signore?
Non credi di chiedere troppo a un tuo figlio?
( Una lettrice di Raffaella blog )
E' ormai chiaro che per i media Bergoglio e' "buono" perche' possiede quei tratti caratteriali e linguistici da narrativa di appendice popolare.
Parlare bene di Bergoglio non costa niente perche' la sua figura e' considerata disgiunta dal corpo della Chiesa Cattolica.
Lui e' buono malgrado sia papa, malgrado sia parte della chiesa cattolica, malgrado parli del demonio, malgrado parli in maniera ostile dell'aborto e via dicendo.
All'interno della Chiesa Cattolica, la sua figura e' considerata rivoluzionaria da coloro che stanno sognando dai tempi del concilio vaticano II una chiesa-congregazione in cui il primato di Pietro deve essere sacrificato per ristabilire l'unita' con le comunita' protestanti e per far aderire alla riforma la dottrina cattolica. Bergoglio e' uno per cui al centro c'e' la carne dell'ammalato, del povero e poi tutto il resto.
La figura ideale di papa-missionario (non Papa della Parola) che questi cercavano per abbattere non la curia ma il concetto stesso di Santa Sede, di ministero petrino.
Benedetto era l'esatto contrario.
Era tuttuno con il corpo della Chiesa cattolica: i media lo vedevano come il bersaglio ideale per concentrare e intensificare gli attacchi alla chiesa cattolica. colpendo lui, si colpiva la Chiesa.
All'interno della chiesa, Benedetto era una vera e propria pietra tombale su tutte le aspirazioni di riformatori tardo-protestanti col gagliardetto da conciliarista matricolato. le sue dimissioni, a questi non bastano.
Lo vogliono vedere morto, possibilmente seppellito fuori dalle mure vaticane. non lo tolleravano da vivo, non lo tollereranno da morto. faccio una previsione: la sua figura continuera' ad essere denigrata anche quando non ci sara' piu', come accadde a quel papa che venne diseppellito, messo sotto processo e condannato da cadavere.
Mi chiedo perche' per certe persone sante il Calvario non ha mai fine mentre per altre alla fine c'e' almeno la magra consolazione della gloria degli altari.
Quando a Benedetto sara' concesso l'onore almeno di un "GRAZIE", Signore?
Non credi di chiedere troppo a un tuo figlio?
( Una lettrice di Raffaella blog )
“In risposta ad alcune domande” a proposito delle omelie mattutine di papa Francesco nella cappella del residence di Santa Marta, finora mai rese pubbliche per intero, padre Federico Lombardi ha diramato il 29 maggio la seguente nota:
*
Il grandissimo interesse suscitato dalle brevi omelie del papa nel corso delle messe celebrate al mattino nella cappella della Casa Santa Marta fa sì che si sia posta e si continui a porre spesso, da diverse parti, la domanda sulla possibilità di accedere a tale celebrazione o a tale omelia in modo completo e non solo tramite le sintesi pubblicate ogni giorno da Radio Vaticana e Osservatore Romano.
La domanda è comprensibile ed è stata più volte presa in considerazione e fatta oggetto di una riflessione approfondita, e merita una risposta chiara. Anzitutto, è necessario tener conto del carattere che il Santo Padre stesso attribuisce alla celebrazione mattutina della messa a Santa Marta.
Si tratta di una messa con la presenza di un gruppo non piccolo di fedeli (in genere oltre cinquanta persone), ma a cui il papa intende conservare un carattere di familiarità. Per questo, nonostante le richieste pervenute, egli ha esplicitamente desiderato che non venga trasmessa in diretta video o audio.
Quanto alle omelie, non sono pronunciate sulla base di un testo scritto, ma spontaneamente, in lingua italiana, lingua che il papa possiede molto bene, ma non è la sua lingua materna. Una pubblicazione “integrale” comporterebbe quindi necessariamente una trascrizione e una ristesura del testo in vari punti, dato che la forma scritta è differente da quella orale, che in questo caso è la forma originaria scelta intenzionalmente dal Santo Padre. Insomma, occorrerebbe una revisione del Santo Padre stesso, ma il risultato sarebbe chiaramente “un’altra cosa”, che non è quella che il Santo Padre intende fare ogni mattina.
Dopo attenta riflessione si è quindi considerato che il modo migliore per rendere accessibile a un largo pubblico la ricchezza delle omelie del papa senza alterarne la natura è quello di pubblicarne un’ampia sintesi, ricca anche di frasi originali virgolettate che riflettano il sapore genuino delle espressioni del papa.
È quanto s’impegna a fare l’Osservatore Romano ogni giorno, mentre la Radio Vaticana, in base alla sua natura caratteristica, offre una sintesi più breve, ma corredata anche da alcuni brani dell’audio originale registrato, e il CTV offre una videoclip corrispondente a uno degli inserti audio pubblicati dalla Radio Vaticana.
Bisogna insistere sul fatto che, nell’insieme dell’attività del papa, va conservata con cura la differenza fra le diverse situazioni e celebrazioni, come pure il diverso livello di impegno dei suoi pronunciamenti. Così, in occasione delle celebrazioni o attività pubbliche del papa, trasmesse in diretta televisiva e radiofonica, le omelie o i discorsi vengono trascritti e pubblicati integralmente. In occasione di celebrazioni più familiari e private occorre rispettare il carattere specifico della situazione, della spontaneità e della familiarità delle espressioni del Santo Padre.
La soluzione prescelta rispetta quindi anzitutto la volontà del papa e la natura della celebrazione mattutina, e allo stesso tempo permette a un largo pubblico di accedere ai messaggi principali che il Santo Padre offre ai fedeli anche in tale circostanza. ***