martedì 14 giugno 2016

Felice ha visto il fulmine a febbraio?

Da un blog autenticamente cattolico prendiamo, come abbiamo fatto in tante altre occasioni, una seria riflessione di un fine e devoto teologo.
Queste serie considerazioni  possano aumentare , a mo' di  medicina, il dosaggio della nostra preghiera e della nostra penitenza.

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Sono passati sedici secoli e mezzo da quando l'imperatore (Costanzo) fece Cesare con le cose di Dio, imponendo la propria
visione delle cose alla Chiesa.


Tra le altre "misure" fece dimissionare Papa Liberio (quello del sogno di Santa Maria Maggiore, che riconobbe dalla nevicata del 5 agosto!) esiliandolo tra i Traci, cogliendo la palla al balzo per togliersi dalle scarpe quel "sassolino" di Atanasio.


Al posto di Liberio fu insediato Felice. Già allora ci fu chi non riconobbe nel passaggio di consegne tutti i "sacri crismi"... 
Un anno dopo, firmando un certo documento (si dice accettando determinate condizioni) Liberio ottenne di ritornare a Roma. 
Felice restava (erano due!) ma presto dovette farsi da parte, anche perchè Liberio adesso "ottemperava" i dettami imperiali, teologia inclusa e condanna ad Atanasio, spedito al confino.


Fu a questo punto che San Gerolamo scrisse la celebre frase: "Il mondo, gemendo, stupì di trovarsi ariano". 
Si noti che Ario era già morto da più di vent'anni. 
Certe "soddisfazioni" sono quasi sempre postume! 
E' il mondo a far camminare certe idee. 
Sempre che vi siano uomini disponibili (più o meno liberamente) a farle diventare "realtà".


Oggi il mondo stupisce di svegliarsi in pieno soviet dentro Santa Marta e dintorni...
Non solo un soviet di nome, ma con tutto l'apparatjik: ideologia, una poderosa grancassa mediatica, leggi a supporto, il popolo come garante, moralismo diffuso, piena gestione dei gerarchi.
Tempi durissimi per le copie -più o meno sbiadite- di Atanasio.


Siccome certi passaggi NON si ripetono mai proprio uguali, stavolta il documento "teologico" non porta affatto la firma del Liberio di turno, ma solo del Felice de noantri.
Liberio è restato a Roma e ha pure detto che non cambiava abito (bianco) perchè in Vaticano non ce ne erano altri disponibili... Felice non si dice Papa, ma vescovo e di casa sta in un residence...
Liberio ha visto qualcosa di simile della neve ad agosto? 
E Felice ha visto il fulmine a febbraio?


Sulla figura dell'imperatore ci si può sbizzarrire, ma comunque anche quello "si succede" e da un Costanzo si va a un Giuliano l'Apostata (un nome, una garanzia...): sempre bellissima gente, che si professa cristiana, va pure alla santa messa e giura solo "sulla costituzione", ponendo la fiducia soprattutto sulla Cirinnà. Ch'sadda fà p'campà... Ogni piramide ch'ha li piani arti sua!


Resta l'amore, quello vero. 
Nel segno della croce. 
L'unico che salva. 
Tutti.