lunedì 13 febbraio 2012

CHE STRANO NERVOSISMO … “con tutto l'affetto e la riverenza per il Santo Padre Benedetto XVI, dopo la fine del suo Pontificato , il suo successore dovra' procedere, senz'altro, ad un repulisti di questo fanatismo tradizionalista, un’ epurazione in Vaticano e una messa ai margini di tutto questo fanatismo reazionario” (* )


( * titolo tratto da un commento di un “Ospite” su questo post su Messainlatino)

Nell’animo di diversi chierici si moltiplicano i “ sogni” per la fine di questo Pontificato.
La Chiesa non è nuova a  questo tipo di sragionamenti antiecclesiali.
Inutile citare l'ultima parte del Pontificato di Pio XII,  le umiliazioni che il Servo di Dio dovette soffrire a causa di una vera e propria congiura internazionale massmediatica :  più di monito al venturo Successore che all'anziano e malato Papa che andava dimenticato presto !
Lo stesso Paolo VI venne più volte avversato, soprattutto dopo la pubblicazione dell'Humanae Vitae, io conservo ancora un articolo del Corriere della Sera che ipotizzava, con l'aiuto di un chierico... l'identikid ( auspicato) del successore di Papa Montini.
Il Beato Giovanni Paolo II dovette infine sopportare cristianamente , oltre le pallottole, ogni sorta di travisamento da parte dei massmedia del suo pensiero e del suo operato.
Ma “Il Signore conosce i pensieri dell'uomo: non sono che un soffio”. ( Salmo 93-94)
Di cosa hanno paura questi chierici ?
Parliamoci francamente : " i modernisti non hanno strumenti per giudicare ma hanno le chiavi delle Cattedrali, Collegiate, Santuari, parrocchie e possono disporre dei giornali di ampia diffusione" .( Commento di un lettore su un post di Messainlatino).
La questione è duplice : o i modernisti hanno paura perché sono consapevoli di quel che hanno combinato soprattutto dal Concilio Vaticano II in poi oppure cercano di sferrare un altro attacco prima che l’attuale neonata “linea benedettiana” possa crescere e rafforzarsi .
Il mio amico F.V. che diverse volte scrive, con profonda fede e serenità di pensiero su questo blog , ipotizza l’attuale livore dei chieri : “ … si dice sia quella dei progressisti falliti (che in effetti si stanno fregando le mani perchè sperano in un Concilio Vaticano III) che si vogliono vendicare della direzione, a sentir loro, conservatrice degli ultimi papi, in particolare dell'ultimo per screditarlo affinchè in un prossimo conclave nessuno possa sentire il bisogno di riallacciarsi alla linea di Benedetto XVI.
E' un'azione, come dice Francesco Colafemmina, terribilmente spregevole che nasce nella "sinistra" della Chiesa, in quel mondo frustrato che aborre la continuità e vuole a tutti i costi la rottura.
I promotori di questa operazione concordata a tavolino sarebbero il giornale tedesco "Der Spiegel", l'associazione progressista "We are the Church", la signora Verena Mosen conosciuta a livello ONU e l'associazione "Catholics for a free choice".
Di sicuro ho la sensazione che sta avvenendo quanto diceva Papa Giovanni Paolo II nel 1976 quando era ancora cardinale: "Ci troviamo oggi di fronte al più grande combattimento che l'umanità abbia mai visto: Non penso che la comunità cristiana l'abbia compreso totalmente. Siamo oggi davanti alla lotta finale tra la Chiesa e le anti-Chiesa, tra il Vangelo e gli anti-Vangelo."
Papa Benedetto XVI ebbe a dire che dopo la caduta del Muro di Berlino bisognava contrastare le tecnocrazie, di cui la più temibile è quella tecno-scientifica che non sopporta paletti etici e che vuole azzerare il Cristianesimo , la Chiesa, pressochè l'unica istituzione che la contrasta.
E' un tentativo reale di passare da una civiltà cristiana basata sulla compassione e l'attenzione agli ultimi ad una civiltà tecno-scientifica disumanizzante che, se realizzata, porterà il mondo all'autodistruzione. E' la famosa rivoluzione antropologica già in atto che sta passando sopra le nostre teste senza che molti se ne accorgano, occupati come siamo a litigare su politica ed economia, problemi, a mio avviso, meno importanti”.
Ritornando al titolo che ho preso da un "commento" ad un post di MiL senz'altro affermo che fra i “bamboccioni”, irritanti, scostanti "tradizionalisti" che sono almeno pervasi di un forte ideale e i freddi, calcolatori , e gli ambivalenti "modernisti" , che hanno ridotto la Chiesa nelle condizioni attuali, ovviamente preferisco i primi.

Non può non venire a mente la visione che Leone XIII ebbe il 13 ottobre 1884 e che lo terrificò: disse che la visione riguardava il futuro della Chiesa e il potere di Satana su di essa. A causa di questa visione, quel Papa ordinò che alla fine di ogni Messa fosse recitata l’invocazione all’arcangelo Michele, il nemico metafisico di Lucifero: «Sancte Michael arcangele, defende nos in proelio. Contro nequitiam et insidias diaboli esto praesidium. Imperet illi Deus, supplices deprecamur. Tuque Princeps militae caelestis Satanas aliosque spiritus malignos, qui ad perditionemn animarum pervagantur in mundo, divina virtude in infernum detrude, Amen».