giovedì 16 febbraio 2012

PARLA UN GIOVANE UNIVERSITARIO. A NOI NON RESTA CHE TACERE E ARROSSIRE


Il freddo non deve gelare il nostro animo che si riscalda alla viva fiamma della Fede della Risurrezione anche quando si trova in presenza della sofferenza e della morte
"Sorella Speranza" poi ci fa sollevare la testa per farci ammirare la visione del Cielo.
Avevo dato notizia  su MiL della “
dormitio in Domino” di una ragazza francese di appena 18 anni  di uno dei tanti gruppi legati alla Tradizione che sono i veri“gioielli” della rinascita del cattolicesimo giovanile.
Un signor “anonimo”,”anziché avere il minimo del buon senso di chinare il capo di fronte il mistero della morte a 18 anni, ha iniziato, con le stesse parole scritte sul medesimo blog altre volte, a far polemica.
La brutta pianta della provocazione va estirpata per lasciare il terreno pronto per  coltivare le virtù cristiane della Carità e dell'Amore reciproci.

Non si può polemizzare a vuoto quando si parla della sofferenza !
Per questo ho cancellato "
in toto" il post.
Non è stata però annullata la richiesta di preghiera degli amici della ragazza scomparsa per l'anima della giovane e per la sua famiglia così durissimamente provata dal dolore.
Leggiamo quanto ha scritto un giovane studente universitario che ha conosciuto e stimato la ragazza.



Gentile Maestro Carradori,
in seguito alla polemica che sembrava dover scaturire l'altra sera sul blog MiL riguardo all'articolo da Lei pubblicato sulla giovane francese tristemente defunta, non ho potuto impedirmi una amara e scandalizzata riflessione circa l'atteggiamento di certi lettori e commentatori del blog succitato.
Mi permetto di inviarLe una redazione scritta di tale mia riflessione, oltre ad assicurare alla povera ragazza un'ardente preghiera di suffragio.
Cortesemente,
Francesco R.

Sembra che vi siano certi sedicenti tradizionalisti, i quali, pur essendo sempre pronti a difendere la dottrina cattolica, non si rendono (forse) conto di contraddirla esplicitamente colle loro stesse azioni.
Costoro sono spessissimo caratterizzati da profonda ignoranza della filosofia e della teologia, argomenti dei quali però discutono immancabilmente e con tipica sicumera (come se leggere un bollettino su internet possa donare la competenza per trattare di certe materie), da una spropositata superbia quindi, paragonabile a quella degli eresiarchi Fozio e Lutero, ma esercitata a favore della cattolicità invece che dell'errore dottrinale, solo per un insondabile decreto divino, che ha disposto costoro a nascere all'interno di una tradizione culturale cattolica. Sicuramente, fossero nati nel Brandeburgo, sarebbero stati dei feroci anti-romani, e avrebbero discusso di teologia argomentando che il Papa ha tre gambe e siede sul polo nord.
A costoro manca gravemente, oserei dire, la Carità: non usano comprensione e serenità nella loro “predicazione”, ma gridano come dei propagandisti rossi le loro perentorie sentenze.
Se il beato e amatissimo Papa Pio IX poteva giustamente affermare che la Chiesa usa il rigore nell'affermare la Verità, e la Carità nel correggere l'errore, questi personaggi fanno piuttosto come le sette, rigorose nell'affermare l'errore, e prive di Carità nel "correggere" chi contro tali errori si pronunci (e non dico con ciò che i nostri amici pronuncino apertamente delle eresie: pronunciano la verità, ma sembra proprio che pronuncino tesi eretiche, a giudicare dalla loro inconfondibile dizione).

Serve forse un dottore teologo per comprendere la sacralità dei morti?
Essa è dottrina non solo eccellentemente cattolica (vogliamo ricordare quei santi sacerdoti, uccisi dalle bombe dell'ultima guerra mentre, usciti allo scoperto, seppellivano i cadaveri, o furono uccisi dai nostri comunisti per aver cristianamente onorato le salme di soldati tedeschi?), ma riconosciuta da tutte le società e culture.
L'ateo e materialista Ugo Foscolo era ben convinto della necessità di tributare gli onori funebri ai defunti, lo erano gli antichi pagani...
Solo i più feroci fra i rivoluzionari e i barbari osarono insultare i corpi di chi non è più.
Nella Grecia antica, le attività belliche erano perentoriamente interrotte, al tramonto, per consentire la sepoltura o il rogo dei cadaveri dei guerrieri caduti in battaglia.

I nostri amici “tradizionalisti” invece, nemmeno di fronte alla notizia della morte di una ragazza appena diciottenne, uccisa da un orribile morbo, esitano nel procedere al loro polemismo gratuito e grossolano, motivato forse da risentimenti personali o rancori (questa mi pare l'unica causa possibile, avendo lette le loro parole, e non conoscendo il loro nome, sempre dissimulato).
E non erano odio e rancore a portare i rivoluzionari ai loro comportamenti oggettivamente empi, sacrileghi, insomma di evidente matrice satanica?
Forse il Diavolo non è entrato nella Chiesa solo tramite i modernisti, ma anche attraverso certi sedicenti tradizionalisti?

Veramente c'è bisogno di purificazione nella Chiesa!

Se la ragazza è, come oso credere, in paradiso, voglia perdonare le offese fatte alla sua memoria, il rifiuto di pregare per lei se è nel purgatorio, e pregare infine per chi di tali offese si è reso agente.

Miserere nostri Domine!