martedì 20 giugno 2017

Il recupero dell'identità cattolica attraverso la preghiera e la penitenza

Risplendi o Chiesa della luce del Signore Risorto!
Il 26 dicembre all'Anno Santo del 2000 abbiamo avuto la percezione di una svolta del recupero liturgico: la parte più importante della tradizione identitaria cattolica.
Perchè e da chi abbiamo avuto una tale intuizione?

Dalle conversazioni con i "grandi" della Chiesa?
No!
I "grandi" sono rivestiti delle loro omissioni "politiche" anche se conoscono perfettamente la verità.
Anche in campo "laico" i "grandi" preferiscono tacere per non compromettere la loro posizione sociale.

Nel 2000 avemmo dunque l'impressione che qualcosa sarebbe avvenuto per il sano recupero dell'identità cattolica nella Liturgia parlando con i preti "à la rue": i sacerdoti  immersi nella pastorale quotidiana delle parrocchie.
Bisogna sempre ascoltare gli umili sacerdoti impegnati quotidianamente nella pastorale.
Anche in questi giorni abbiamo la medesima sensazione: qualcosa cambierà a breve a favore dell' identità  della fede cattolica.
Come facciamo ad avere una tale percezione per il futuro?
Dalle conversazioni con i "grandi" della Chiesa?
No!
Sono ancora una volta i "pastori con l'odore delle pecore" che con le loro spontanee e ispirate riaffermazioni della sana ortodossia di fede riescono ad accendere nuovamente in noi la speranza che pastori e fedeli proclameranno a breve la "  verità tutta intera" dono dello Spirito che illumina, guida e conduce.

L'aberrante posizione  di quella parte più rumorosa della Chiesa italiana supina alla mondanità sulle questioni che assillano la nostra quotidianità è sintomo della gravissima crisi dottrinale e ideologica della Chiesa stessa.

Sta a noi aiutare la ri-affermazione della "verità tutta intera" con gli istrumenti della preghiera, della penitenza e della perfetta carità.

Non stanchiamoci mai di recitare tutti i giorni ed anche piu di una volta se possibile il Santo Rosario con le invocazioni alla Madonna di allontanare satana, di intercedere presso Dio di incatenarlo di nuovo insieme a tutti i demoni negli abissi dell'inferno. 

Alla fine della Santa Messa preghiamo S.Michele arcangelo con la preghiera dettata da Papa Leone XIII .
Questo è il tempo della penitenza . 
Dio è un Padre meraviglioso e buono, ed ascolta sempre il grido dei Suoi figli in pericolo.
Un esempio concreto anche nei nostri giorni della potenza della preghiera e della recita del Santo Rosario ci viene data osservando l'opera di "S.E. mons. Oliver Dashe Doema, vescovo di Maiduguri, epicentro della zona d’azione di Boko Haram.
Mentre la diocesi era sopraffatta dal terrore, mons. Dashe lanciava una crociata di preghiera del Santo Rosario, implorando l’intercessione della Beata Vergine Maria per porre fine alla piaga del terrorismo islamico.
Il giovane e coraggioso prelato non ha esitato a scendere in piazza, indossando talare e croce pettorale, per diffondere la recita del Rosario, guadagnandosi perfino il rispetto della popolazione musulmana.
Due anni fa, mentre pregava nella sua cappella privata, mons. Dashe ebbe l’ispirazione soprannaturale di convocare i cattolici per questa crociata di preghiere contro Boko Haram.
Egli vide in spirito Gesù che gli consegnava una spada, trasformatasi subito dopo in Rosario, mentre sentiva una voce interiore che gli diceva: “Con questo, Boko Haram sparirà!”. 
Il presule prese l’ispirazione molto seriamente, annunciando: “La Madonna è con noi, Ella ci consolerà.
Innalziamo la nostra preghiera alla Madonna e saremo vittoriosi!”.
In molti furono sconvolti dal coraggio del vescovo della “capitale del terrore”, e non mancò qualche timorato che gli diede perfino del “pazzo”.
Ma ora che l’esercito nigeriano è in procinto di sconfiggere definitivamente Boko Haram, la gente si rivolge a mons. Dashe Doeme con riconoscenza e venerazione.
Mons. Dashe ha istituito la recita del Rosario in tutte le chiese e le scuole cattoliche, e anche nelle famiglie.
Interpellato dal Catholic Herald di Londra ha raccontato: “I miliziani di Boko Haram erano dappertutto. 
Ora sono spariti. 
La minaccia del Califfato è stata allontanata grazie alla preghiera del popolo.
Il Rosario ha fatto miracoli in passato liberando nazioni”.
E ha citato, concretamente l’intervento della Madonna nella battaglia di Lepanto, nel 1571". 
Per noi occidentali,  anche per la società civile e laica, è fondamentale riaffermare la validità dei nostri principi dottrinali facendo della nostra vita una liturgia di lode perenne al Signore.

Tutto il resto verrà da solo: rifiorirà così tutto il giardino di Dio affidato alla cura amorosa dell'uomo.