Mentre siamo pienamente immersi nel clima pasquale a Civitanova Marche, considerata la città “emergente” del centro-sud marchigiano, tre membri di un’unica famiglia si sono tolti la vita ( 1 ).
I giornali nazionali hanno subito accompagnato la notizia mettendola in risalto alla crescente difficoltà economica in cui vertono moltissime famiglie italiane.
Come credenti abbiamo il dovere di fare altre riflessioni.
Il terribile dramma di ieri a Civitanova Marche ci mostra come la Chiesa non riesce più a parlare ai fedeli del Vangelo e della visione escatologica della vita di credenti in Cristo.
Nelle nostre devote contrade da decenni i pastori, divagando sui problemi fondamentali spirituali, hanno creato una società post cristiana basata sul “ sociale “.
A tutti è dato di conoscere uno o più Sacerdoti che hanno maldestramente ridotto il ministero sacerdotale a funzione sociologica, peraltro fallimentare.
Meditiamo soprattutto nei momenti di crisi : "attendo la resurrezione dei morti e la vita del modo che verrà; ritornerà nella gloria per giudicare i vivi e i morti"
Lo sguardo dei fedeli è stato sciaguratamente spostato dai desideri celesti a quelli sociali con bella motivazione che per essere dei buoni cristiani bisognava perseguire la giustizia sociale.
Lo sguardo dei fedeli è stato sciaguratamente spostato dai desideri celesti a quelli sociali con bella motivazione che per essere dei buoni cristiani bisognava perseguire la giustizia sociale.
Una volta abbattute ( solo apparentemente ) le barriere “ delle classi sociali” i fedeli hanno continuato guardare verso la terra …
Pensando alla tragedia di Civitanova ci siamo tutti chiesti : ma tutta questa dinamicità ecclesiale, la Caritas, cittadina e diocesana, solo pochi giorni fa elogiata ampollosamente dall’Arcivescovo locale, i movimenti, le parrocchie dove stavano?
La notizia di ieri è stata come un sesto senso drammatico: la Chiesa, QUELLA CHIESA che si prendeva cura degli afflitti, che aveva inventato le mense, che aveva dato origine agli ospedali, che vedeva davvero grandi Santi come san Filippo Neri, i Fatebene fratelli, e quant'altro.... Non c’era, non c’è ...
Forse chissà, è proprio vero che oggi abbiamo bisogno di un Papa latino americano, pratico dei drammi del terzo mondo, pratico della povertà, pratico del disagio..... perchè in Italia non manca certo il cibo, manca lo spirito e manca il cibo per l’anima.....
Qualcuno ci ripete, soprattutto in questi santi giorni, che Cristo viene a liberarci dalla paura della morte e a donare a tutti noi una vita nuova : “ Chi è Dio per te?
Qual è il senso della vita?
Qual è la tua esperienza della Chiesa?
Cose’è per te il kerygma, la Buona Notizia, Cristo morto e risorto e asceso al Cielo e che sta intercedendo per ogni uomo, adesso ?”
A questi pensieri se ne è aggiunto uno nuovo :
“ Ha detto Papa Francesco di uscire dalle parrocchie e andare alle periferie, non solamente fisiche ma anche "esistenziali" di andare ad incontrare l’uomo moderno. Ecco la missionarietà della Chiesa : l’annuncio che ci dice che Gesù è il Signore”.
A queste espressioni della “nuova evangelizzazione” io aggiungerei anche le duplici pedagogie della Chiesa : Cristo Giudice e Cristo misericordioso che non possono essere disgiunte l’una dall’altra !
Per secoli la Chiesa, attraverso la sua apparente " rigidezza " ha portato alla naturale salvezza le anime !
La Chiesa deve salvare l’uomo nel corpo e nello spirito : è urgente riprendere, anche a costo di essere meno piacioni e più impopolari, la predicazione dei “ Novissimi ” : Morte, Giudizio, Inferno e Paradiso.
L'uomo, il cristiano è chiamato al Cielo e la nostra anima è importante quanto il nostro corpo !
Questo ci aspettiamo dalla nuova evangelizzazione, questo deve essere gridato nelle piazze e dai tetti : urge la salvezza delle anime soprattutto in tempo di crisi !
La Chiesa deve salvare l’uomo nel corpo e nello spirito : è urgente riprendere, anche a costo di essere meno piacioni e più impopolari, la predicazione dei “ Novissimi ” : Morte, Giudizio, Inferno e Paradiso.
L'uomo, il cristiano è chiamato al Cielo e la nostra anima è importante quanto il nostro corpo !
Questo ci aspettiamo dalla nuova evangelizzazione, questo deve essere gridato nelle piazze e dai tetti : urge la salvezza delle anime soprattutto in tempo di crisi !
Si !
Ne siamo certi : Cristo giudicherà soprattutto i narcotizzati e narcotizzanti pastori che hanno avuto in cura le anime al fine di condurle indenni ai quieti pastoli del Suo amore !
" Il Prete non va solo al cielo, non va solo all'inferno. Se fa bene, andrà in cielo con le anime da lui salvate col suo buon esempio; se fa male, se da scandalo, andrà alla perdizione con le anime dannate per i suoi scandali ". San Giovanni Bosco 4-6-1841
Ne siamo certi : Cristo giudicherà soprattutto i narcotizzati e narcotizzanti pastori che hanno avuto in cura le anime al fine di condurle indenni ai quieti pastoli del Suo amore !
" Il Prete non va solo al cielo, non va solo all'inferno. Se fa bene, andrà in cielo con le anime da lui salvate col suo buon esempio; se fa male, se da scandalo, andrà alla perdizione con le anime dannate per i suoi scandali ". San Giovanni Bosco 4-6-1841
Ora preghiamo :
« Rèquiem aetèrnam,
dona eis, Domine,
et lux perpètua lùceat eis. Requiéscant in pace.
Amen. »
dona eis, Domine,
et lux perpètua lùceat eis. Requiéscant in pace.
Amen. »
Andrea Carradori ed alcuni fratelli nella fede.
( 1 ) Marche: triplice suicidio a Civitanova, famiglia annientata dalla crisi
05 Aprile 2013 - 17:51
(ASCA) - Macerata, 5 apr - Civitanova Marche e' sconvolta dopo il suicidio di una coppia sopraffatta dai problemi economici seguito da quello del fratello di lei che, in preda alla disperazione ha anch'egli deciso di togliersi la vita.
Intorno alle 8:00 di questa mattina sono stati ritrovati i corpi della coppia in un scantinato dove i due si sono impiccati: allertati da un vicino i carabinieri hanno ritrovato un biglietto in cui l'uomo chiedeva scusa per il gesto.
In base alle prime ricostruzioni, l'uomo era un muratore che da mesi non riusciva a farsi pagare per le sue prestazioni per conto di una ditta edile. Un 62enne ora senza lavoro e senza pensione, che viveva quindi il dramma da ''esodato''. La donna, invece, percepiva una pensione molto bassa.
Sotto choc per il dolore, il fratello di lei - che viveva con la coppia - ha deciso di seguire i suoi cari e si e' gettato a mare dal molo del porto di Civitanova. Invano il tentativo di rianimarlo da parte dei soccorritori che hanno recuperato il corpo dopo che alcuni passanti avevano visto l'uomo tuffarsi.