martedì 30 aprile 2013

CONFIDENTIAL : "RIMOZIONE FORZATA" !


I parte

Fin dal chiudersi delle porte della Cappella Sistina che ha ospitato il recente Conclave abbiamo avuto la netta percezione che taluni  potentati avrebbero accellerato i tempi della “rimozione forzata” di ogni traccia del Pontificato di Benedetto XVI .
Hanno iniziato, mentre il Conclave era in corso, con la Liturgia che noi sbrigativamente chiamiamo " benedettiana " ma che in definitiva è quella scaturita dal post-Concilio con l'aggiunta di una minima dose di " ermeneutica della
continuità" ( ingrediente ormai introvabile perchè esaurito dal 28 febbraio scorso).
Non riuscivamo a credere alle nostre orecchie quando abbiamo udito “in diretta TV" le parole che il Dott. Dino Boffo, Direttore di TV 2000- l’emittente della CEI- ha sparato come proiettili (all'uranio impoverito) contro i Cerimonieri Pontifici e contro le Liturgie di  Papa Benedetto. ( Fortuna PER NOI che Papa Benedetto , lungi dall'essere "tradizionalista", nel senso stretto che intendiamo noi, NON ha mai celebrato pubblicamente la Messa nel rito antico della Chiesa ne' ecceduto sull'uso, assai sporadico, dei paramenti antichi ... Papa Benedetto XVI anche in questo è stato mite , accorto e OBBEDIENTE alle disposizioni della Segreteria di Stato Vaticana che più volte ha messo bocca pure sulla scelta dei paramenti per le celebrazioni più importanti ...)
Durante l'ultimo Conclave, leggendo certi giornali e vedendo certe " dirette TV ", abbiamo avuto l’impressione di assistere ad una specie di sommossa guidata da quella televisione ( come è più volte avvenuto in occasione di alcune manifestazioni,  più o meno violenta, dove i più violenti  erano incitati a colpire alcuni obiettivi grazie ai  “consigli” di alcune complici emittenti radiofoniche …).
Molte anime devote, consacrati e laici, si sono chieste fra le lacrime : " perché abbattere così repentinamente  l’immagine di Benedetto XVI ! Che cosa ha fatto di male ?"
Se lo è chiesto anche in una “discussione” su Facebook un pio fedele :
Ho l'impressione (a volte più di un'impressione) che in alcuni ambienti, anche di rosso addobbati, si stia operando una "rimozione forzata" della memoria del Pontefice emerito Benedetto XVI. 
E' vero che la presenza di un Papa emerito potrebbe creare qualche imbarazzo, così come è vero che un certo spirito (diciamo) di "adattamento" porta chi ieri era solito lodare, quasi a dimenticare...
Ma credo (è solo una sensazione) che ci sia una certa voglia e fretta di archiviare un tempo (seppur breve) di combattimento e di tentativi di vera riforma, con un altro più sbilanciato verso il "popolare", il dialogante, l'accoglienza dei "gusti" di una certa modernità (pur, ovviamente, restando nell'alveo di fedeltà alla tradizione e alla retta dottrina). 
Leggendo interviste, commenti, articoli si nota questo tentativo di "rimozione"...
A volte anche in ambienti di rosso addobbati (non parlo o scrivo degli ambienti laicisti che hanno esultato per la "rinuncia" di Papa Benedetto e l'elezione di Papa Francesco)si parla degli otto anni di Pontificato di Benedetto XVI come di un tempo dall'aria viziata e chiusa, rispetto all' "aria fresca" che si starebbe respirando adesso... Mah...
Non credo che sia innocente questo tentativo di saltare gli otto anni di Benedetto, per lanciare un ponte ideale tra Giovanni Paolo II, quando non Giovanni XXIII e Papa Francesco...
Così come non credo che questa riflessione sia un guardare indietro, al passato e non aprirsi alla nuova situazione...
Chi mutila ideologicamente la storia, finisce con l'essere poco fedele alla chiamata della Verità nel presente......”
Immediata la condivisione di  una sorella nella fede : “ Papa Benedetto: la mente teologica di Giovanni Paolo II....solo questo dovrebbe bastare per non proferir parola...ma portare il giusto riconoscimento e rispetto, ad un grande, immenso Papa”.
Eppure i “segnali “ della rimozione forzata dell’immagine di Benedetto XVI ci sono tutti e non solo riassumibili nella  scelta di un’iper sobrietà del vestiario liturgico di Papa Francesco , scelte che posso comprendere e che non mi stupiscono più di tanto se penso all’età e alla pastorale di Papa Francesco.
E’ vero che alcuni “silenzi” vaticani stupiscono ancor di più  :
- sulle improvvide e pericolose dichiarazioni di Mons. Piero Marini , che hanno messo in evidenza la discontinuità dai Pontificati del Beato Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI;
- sull’aggressione subita dal Primate del Belgio Mons. Andrè-Joseph Leonard;
- sulla possibilità, espressa da Padre Lombardi, portavoce della Santa Sede,  che ha ipotizzato “altre forme di unione tra due persone”;
- sull’introduzione da parte del Governo Francese, più dittatoriale che democratico, del cosiddetto “matrimonio per tutti”  : i vescovi francesi sono stati lasciati soli nella loro dignitosa ma ferma protesta.
Avendo a cuore il piccolo e povero "orticello" della Tradizione , diciamo di conoscere chi è la cellula, acerrima nemica della Tradizione e dei tradizionalisti, che produce quasi tutte le “notizie allarmanti”  attribuite d’ufficio al nuovo Pontefice con lo scopo di deprimere i fedeli legati alla tradizione ...
Facciamo “copia + incolla” del pensiero più volte espresso con ferrea chiarezza : noi non temiamo nostra Madre ( Roma) ne’ nostro Padre ( il Papa ).
Conseguentemente non crediamo alle storielle di presunti divieti imposti dal Papa ad alcuni Suoi collaboratori curiali …
No! Non ci crediamo ! Confidiamo di NON dover essere smentiti dalla cupa realtà che ci imporrebbe una seria inversione di marcia,  pur restando intatto e determinante il  postulato :  “ Cum et sub Petro”.
Con questo chiudiamo la parentesi, tutta umana e vecchia come la Chiesa, delle voci nei corridoi curiali.
Ne dobbiamo aprire un’altra purtroppo realmente accaduta.
Talvolta ritornano tra "una partita a briscola "...
Le belle e interminabili partite a briscola hanno fatto  dimenticare agli anziani canonici di occuparsi della dignità della loro bella Cattedrale per quasi sette anni : suppliva meravigliosamente  il giovane parroco assieme ai ragazzi del rinato gruppo liturgico " benedettiano ". 
Il giorno dopo l’elezione di Papa Francesco tre anziani canonici  sono ritornati in Duomo.
Il primicerio era armato di un bel mazzo di chiavi.
Dopo quasi sette anni, in cui , fra la contentezza incontenibile dei fedeli, senza spendere un euro la Cattedrale era “rinata” semplicemente perchè il parroco e i ragazzi avevano saputo prendere dalle due sagrestie per addobbarla ...
I Reverendi  Canonici hanno chiuso gli armadi che racchiudono i bellissimi paramenti offerti alla Gloria di Dio dalla fede dei maggiori …
L’effetto “Papa Francesco” ha risvegliato il torpore degli anziani Canonici che assieme al pauperismo liturgico  della loro lontana gioventù hanno ritrovato ... le chiavi degli armadi smarrite sette anni prima : niente più camici o paramenti antichi … tutto nuovamente proibito  ... sine die
Nella prima riunione dopo Pasqua  del Clero di quella Diocesi il Vescovo ha  esortato i sacerdoti a farsi “ … vedere più spesso nelle strutture diocesane organizzate per la  carità …”.
Immediata la risposta di un prete: “ Eccellenza, noi non andiamo nelle strutture diocesane preposte alla carità perché stiamo già  accanto a coloro che hanno bisogno della nostra carità spirituale e materiale” !
Meno demagogia e più autentica carità ad imitazione dei Santi fioriti in ogni epoca nella Chiesa Cattolica ! 

( fine I parte )

Andrea Carradori